Manajetta a Rosate
Lo chiamavano ManajettaDomenica 8 maggio alle ore 16:30Giardino della Biblioteca… Leggi tutto »Manajetta a Rosate
Lo chiamavano ManajettaDomenica 8 maggio alle ore 16:30Giardino della Biblioteca… Leggi tutto »Manajetta a Rosate
Spesso si pensa che il segno del Toro sia così attaccato alla propria terra e alle proprie radici, da immaginarlo come una solida quercia inamovibile o come un soggetto occupato a costruire muri di cinta a difesa dei propri beni. Non è sempre così. Il segno del Toro dona ai soggetti nati sotto i suoi influssi una profonda passione per i beni materiali, per la terra e per i confini, certo, ma questo orientamento a perseguire un benessere fondato sul soddisfacimento dei bisogni fondamentali (cibo, un riparo, buona salute e un nucleo di affetti) si può declinare in molti modi.
L’inglese Jessie Jane Meriton White, nata il 9 maggio 1832 sotto il segno del Toro espresse al massimo grado questa propensione, ma viaggiando, parecchio lontana da casa e spendendosi a favore di perfetti sconosciuti.
Nata da una famiglia inglese di ricchi armatori e costruttori di velieri (come indicano Leggi tutto »Astro Donne – La Toro Jessie White Mario
Quando in un discorso si allude all’Avvocato, al Cavaliere o al Duce, tutti sappiamo di chi si sta parlando: persone reali, con nome e cognome, che sono così famose (o famigerate) da assurgere a simbolo della categoria alla quale appartengono.
Nella nostra lingua c’è da sbizzarrirsi Leggi tutto »Per eccellenza
scelte dal nostro archivio
per le proiezioni scenografiche di “Centocinquanta” programma di Pippo Baudo e Bruno Vespa Leggi tutto »Centocinquanta
Il Carnevale nasce con una carica “rivoluzionaria” di cui ormai si è persa memoria. Indossare una maschera rappresenta da sempre per l’uomo un momento di liberazione dal quotidiano, l’apertura di Leggi tutto »Patrioti mascherati
Scelte dal nostro archivio
Dalla collezione iconografica della Fototeca Gilardi dedicata al Risorgimento e all’Unità d’Italia è tratta la copertina dell’inserto cultura di Domenica 20 febbraio di Repubblica,Leggi tutto »L’inviato nel Risorgimento
Scelte dal nostro archivio
In copertina del volume “Il Sangue del Sud” di Giordano Bruno Guerri appare il ritratto con arma, di Michelina De Cesare brigantessa e compagna di Francesco Guerra, originaria di Caspoli (Caserta) Italia 1860. La fotografia proviene dalla ampia collezione di immagini che documentano i protagonisti del Risorgimento italiano e del Brigantaggio della Fototeca Gilardi.
estratto della presentazione al libro:
Leggi tutto »Il Sangue del Sud
…settima e ultima puntata di riflessioni a proposito di revisionismo del Risorgimento…
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È famosa la scritta all’ingresso dei lager nazisti «il lavoro rende liberi»: ha l’epigone in un lager del regno piemontese. I militari borbonici, che rifiutarono di prestare giuramento al nuovo sovrano Vittorio Emanuele II, vennero rinchiusi in presidi militari del settentrione italiano, quali Alessandria, San Maurizio Canavese e Fenestrelle, considerati dai revisionisti veri e propri campi di concentramento. Leggi tutto »Risorgimento Revisione #7
…sesta e penultima puntata di riflessioni a proposito di revisionismo del Risorgimento… continuando il discorso iniziato dalla mia “fu” bacheca Fototeca Gilardi su Facebook … Seguitemi se volete. (in barba a FB che mi ha sospeso)
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«I militari solitamente così avari di immagini, rivelano un’improvvisa prodigalità fotografica durante la repressione del brigantaggio, negli anni successivi all’incontro di Teano. Ecco che d’un tratto l’impassibilità distante e oggettuale, la veduta silente, sono messe da parte, e i cadaveri prima nascosti vengono ostentati.Leggi tutto »Risorgimento Revisione #6
… ed ancora riprendo dalla mia “fu” bacheca Fototeca Gilardi su Facebook – che proprio in questi giorni mi è stata revocata – questa riflessione a proposito di Risorgimento… continuando il discorso iniziato nelle puntate precedenti… e che non terminerà qui. Seguitemi se volete. (In barba a FB)
Battaglia Solferino-San Martino – Scheda ufficiale
Esito: vittoria franco-sabauda. Schieramenti: Impero francese Regno di Sardegna Impero austriaco. Comandanti: Napoleone III Vittorio Emanuele II Francesco Giuseppe. Effettivi: francopiemontesi 114.537 austriaci 119.783. Perdite francopiemontesi 17.242 tra morti, feriti, catturati… o dispersi. Perdite austriaci 21.738 tra morti, feriti, catturati o dispersi.
La battaglia di Solferino e San Martino – 24 giugno 1859 – venne combattuta fra l’esercito austriaco e quello franco-sardo, ponendo fine alla seconda guerra di indipendenza italiana. Fu la più grande battaglia dopo quella di Lipsia del 1813, avendovi preso parte, complessivamente, oltre 230.000 effettivi. I caduti francesi per l’espansione del Piemonte furono oltre 12.000…. La spedizione dei Mille è di un anno dopo, durò 5 mesi ed ebbe in totale 130 caduti (i Mille erano aumentati a 35.000). La vera guerra del Regno di Piemonte al Regno delle Due Sicilie, che ebbe inizio subito dopo, durò 5 anni, non si conoscono le perdite dalle due parti, certo molte decine di migliaia fra i “briganti” borbonici e ostaggi: « Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti. » (Antonio Gramsci[da L’Ordine Nuovo, Torino, 1920, p. 422])
Leggi tutto »Risorgimento Revisione #5