Feticismo epistolare
Tra le cose perdute nel tempo, l’abitudine di scrivere lettere… Leggi tutto »Feticismo epistolare
Tra le cose perdute nel tempo, l’abitudine di scrivere lettere… Leggi tutto »Feticismo epistolare
Le parole tracciate a mano hanno un particolare fascino per chi ama la storia. Un manoscritto non comunica solo un messaggio, ma parla anche di chi l’ha scritto, del suo carattere, dell’epoca storica in cui è stato composto. È suggestivo immaginare il temperamento di uno scrittore dalla forma che dà alle lettere, dai pieni e vuoti della riga, dall’incisività del segno, dalla sicurezza o dalle esitazioni con cui una frase è stata scritta. Se accostiamo uno scritto di Leopardi a uno di Galilei ci sembra che Leggi tutto »Emozioni scritte a mano
«La valutazione generale inequivocabilmente propende per l’autenticità del documento, le cui caratteristiche grafiche definiscono un profilo di simmetrie univoco e coerente con l’autografo napoletano… Si può dire che la stesura sembra databile tra il 1821 e il 1822».
Queste le valutazioni tecniche su una preziosa pagina autografa recentemente uscita dai cassetti di un professore marchigiano in pensione. Ebbene sì, pare che dell’Infinito, la più celebre poesia del poeta di Recanati, sia “saltata fuori” una terza copia manoscritta oltre a quelle conservate nei musei di Napoli e di Visso (Mc).Leggi tutto »Infinita questione
“Questo documento, secondo me, è opera di un uomo in stato morboso dettata dal demone che si era impadronito di lui. Pare il dimenarsi di un malato che soffra di un dolore acuto e si agiti nel letto […] è nello stesso tempo qualcosa di mostruoso e di disperato, sebbene scritto, evidentemente con un altro scopo“. Così scriveva Dostoevskij ne “I Demoni” Leggi tutto »Tracce di talento