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Triangolo rosso

Ando Gilardi - Triangolo rosso

Un triangolo di colore rosso era il contrassegno che utilizzavano i nazisti per distinguere tra i prigionieri dei lager, i “politici”; in rari casi al centro del triangolo campeggiava una “P”.  A differenza della stella gialla che gli ebrei dovevano portare per legge dovunque, il triangolo era obbligatorio solo nei campi ed esisteva in diversi colori per distinguere i diversi tipi di internati . Triangolo rosso oggi è la testata della rivista della Associazione Nazionale Ex Deportati politici nei campi nazisti (ANED)Leggi tutto »Triangolo rosso

La letteratura concentrazionaria

In vista della celebrazione del 25 aprile un omaggio a tutti coloro che hanno raccontato la tragica esperienza della deportazione nazifascista attraverso lettere, poesie, racconti, saggi e diversi generi letterari raccolti da

Elena Rondena
La letteratura concentrazionaria
Opere di autori italiani deportati sotto il nazifascismo

Collana “Biblioteca letteraria dell’Italia unita”, 22 (formato 13×21)
Interlinea, pp. 293, euro 20
Isbn 978-88-8212-898-2

È possibile scrivere sulla deportazione? Non è più auspicabile il silenzio? A tali interrogativi intende dare risposta questo libro, che viene a colmare un vuotoLeggi tutto »La letteratura concentrazionaria

Risorgimento Revisione #7

Lapide a Fenestrelle

…settima e ultima puntata di riflessioni a proposito di revisionismo del Risorgimento…

È famosa la scritta all’ingresso dei lager nazisti «il lavoro rende liberi»: ha l’epigone in un lager del regno piemontese. I militari borbonici, che rifiutarono di prestare giuramento al nuovo sovrano Vittorio Emanuele II, vennero rinchiusi in presidi militari del settentrione italiano, quali Alessandria, San Maurizio Canavese e Fenestrelle, considerati dai revisionisti veri e propri campi di concentramento. Leggi tutto »Risorgimento Revisione #7