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Dei delitti e delle pene

C’è stato un tempo in cui l’argomento pena di morte veniva discusso da grandi intellettuali come problema in sé, non come conseguenza di un incidente diplomatico.
Per quanto spinosa, la questione della pena di morte andrebbe considerata con uno sguardo molto ampio, superando ipocrisie e colpevoli “dimenticanze” sulla presunta civiltà/inciviltà degli Stati che ancora la applicano.
Il nostro paese ha un onorevole primato sull’argomento, infatti  il primo stato al mondo ad abolire legalmente la pena di morte fu il Granducato di Toscana il 30 novembre 1786 con la Riforma Leopoldina, nata dalla riflessione di pensatori come l’illuminista milanese Cesare Beccaria il quale, nella sua opera “Dei delitti e delle pene” sottolineava come uno Stato, per punire un colpevole con la pena di morte, giungesse a commettere un reato a sua volta. Leggi tutto »Dei delitti e delle pene

Risorgimento Revisione #7

Lapide a Fenestrelle

…settima e ultima puntata di riflessioni a proposito di revisionismo del Risorgimento…

È famosa la scritta all’ingresso dei lager nazisti «il lavoro rende liberi»: ha l’epigone in un lager del regno piemontese. I militari borbonici, che rifiutarono di prestare giuramento al nuovo sovrano Vittorio Emanuele II, vennero rinchiusi in presidi militari del settentrione italiano, quali Alessandria, San Maurizio Canavese e Fenestrelle, considerati dai revisionisti veri e propri campi di concentramento. Leggi tutto »Risorgimento Revisione #7