Il 24 ottobre del 1945 a San Francisco veniva ratificato lo Statuto delle Nazioni Unite.
Dalle ceneri della comunità internazionale post-bellica nasceva l’ONU con il preciso scopo di prevenire sanguinose guerre future.
Ben 50 governi parteciparono per sei mesi alla redazione dello Statuto della neonata organizzazione, ponendo i quattro pilastri su cui avrebbe dovuto poggiare la sua opera.
Innanzitutto, la protezione dei diritti umani. Poi la salvaguardia della pace e della sicurezza, insieme all’assistenza ai paesi in condizione di svantaggio.
Infine la promozione di uno sviluppo equo e sostenibile.
Cosa resta, oggi, di tutti quei buoni propositi?
Fino a quando potremo tollerare senza fare una piega il fallimento delle Nazioni Unite e l’incoerenza tra parola e azione?
Quando, la comunità internazionale, aprirà gli occhi sul fatto che, o ci si salva insieme o non si salverà nessuno?
ONU sarebbe da rifondare?
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