“C’è ancora domani”, film scritto, diretto e interpretato da Paola Cortellesi, sta diventando il caso cinematografico del 2023.
Non c’è da stupirsi.
Chi conosce Paola Cortellesi ha già avuto più di un’occasione per apprezzarne non solo la verve comica, ma anche la sensibilità sociale e l’impegno civile.
Commovente e mai banale, la sua visione critica trova in questa pellicola, girata in bianco e nero con gusto neorealista, un equilibrio perfetto tra denuncia e umorismo.
La Cortellesi, leggera e delicata, veste i panni di una donna vittima di violenza domestica nell’Italia del secondo dopoguerra, alla vigilia del primo suffragio universale.
Delia, questo il nome della protagonista, è sposata con un uomo autoritario che non la ama e la umilia. Abita in un seminterrato con marito, suocero e tre figli. Mantiene la famiglia barcamenandosi tra diversi lavori, ma nella sua piccola storia vediamo emergere quella di tante donne dell’epoca.
Una storia che, tra violenza e sfruttamento, assomiglia troppo a quella di molte donne di oggi.
Bastano poche, brevi inquadrature per capire che ci troviamo davanti a un capolavoro.
Grazie ad una sapiente combinazione di ironia e drammaticità, “C’è ancora domani” ci rivela che dal quel 1946 poco è cambiato.
E che, quella per l’emancipazione femminile, è una battaglia sempre attuale.
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