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Vivande & Vivandiere

35,00 

Vivande & Vivandiere

Phototeca 11 – collana di monografie dedicata ai grandi temi della raffigurazione.

Nasce da un concetto astratto: alimentazione. Da esso derivano altre due parole concrete: mangiare e bere che tuttavia sono perlopiù metafore di azioni che niente hanno a che vedere con tavole imbandite e cuochi. Con le immagini si tenta di restituire ai termini alimentari la loro prima menzogna dimenticata.

 

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Vivande & Vivandiere
Phototeca 11 – collana di monografie dedicata ai grandi temi della raffigurazione

Questo numero di Phototeca nasce da una parola: Alimentazione. Che è piuttosto astratta, un concetto. Da essa derivano altre due parole concrete: mangiare e bere.

Ma se oggi dite: «quello mangia» quello può farti mangiare e simili, pensate a varie cose meno che a tavole imbandite e cuochi. Lo stesso per le bevande: c’è chi beve e chi la dà a bere: e si trangugia, ingoia, manda giù eccetera.  La parola è la metafora del reale più comune, è la prima menzogna dimenticata.

Questo undicesimo numero di Phototeca: Vivande & Vivandiere, fa quel che può per restituire i termini alimentari alla loro prima menzogna dimenticata. Come sempre si serve delle Immagini, bugie anche queste, naturalmente, ma meno colpevoli delle parole.

La prima menzogna dimenticata

Quelle che si trovano in questo numero sono immagini che possono essere benevolmente assolte: come peccati iconici veniali.

Alcuni titoli dal sommario:

  • Dalla parte del fato. Fotografia e pietà: impotenti contro la fame
  • La tavola bandita. L’immaginario guarnito con l’inconsueto
  • Piccola storia delle Principesse della Verdura
  • Il labirinto moderno chiamato Supermarket
  • Cronistoria in punta di forchetta
  • I giochi della gola. Immagini dell’abbondanza per illusioni di sazietà
  • Gastronomia da assedio
  • Foto vecchia fa buon brodo

Vivanda dal francese viande (carne) che a sua volta discende dal latino vivenda (che tiene in vita, vitale, vivificante). In italiano si indica con la parola qualsivoglia cibo crudo o cotto.

Vivandiera il termine ha vari significati.  Il più irreale: venditrice di alimenti (vivande) e beveraggi (bevande) senza bottega fissa (ambulante). Il più proprio è il traslato per indicare le prostitute al seguito degli eserciti, specialmente i moderni, quelli napoleonici per primi. Esse si giacevano con i soldati all’interno di carri coperti da un pudico telone.

Peso 0,60 kg
Dimensioni 27,5 × 21,5 × 1,3 cm
Finitura

Brossura

Illustrato

Pagine

226

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