La tradizione violinistica nell’Oltrepò pavese
di Giuliano Grasso, Aurelio Citelli
Nel libro viene ricostruita la storia e l’evoluzione di un fenomeno musicale, oggi completamente scomparso, che ha caratterizzato i paesi di pianura e di collina dell’Oltrepò pavese fino alla seconda guerra mondiale.
Attraverso le testimonianze degli ultimi anziani violinisti che hanno comunicato ricordi, emozioni e musiche ormai desuete, è riaffiorato il mondo delle orchestrine d’archi, chiamate ad esibirsi nei “balli a palchetto”, nei carnevali, nelle veglie di stalla, con il loro repertorio di transizione fra le vecchie danze di gruppo e i moderni balli “lisci”.
Lo stile violinistico, il ruolo dei vari strumenti, i rapporti con la musica da piffero caratteristica della zona più montana, sono trattati alla luce dei risultati ottenuti dopo anni di meticolosa ricerca sul campo da Aurelio Citelli e Giuliano Grasso.
Fra le 26 trascrizioni musicali riportate, gli ultimi esempi del vecchio repertorio: Monfrina, Bisagna, Giga, Curenta, Bal di tri göb, Lavanderina, Scotis, Piva, Sposina etc.
Alcuni esempi sono ascoltabili in versione originale nel disco: Canti e musiche popolari dell’Appennino pavese.
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Indice
La tradizione violinistica nell’Oltrepò pavesePremessa
Il territorio
La tradizione strumentale della collina
Le orchestre della pianura
Il repertorio
Lo stile violinistico
Il gruppo d’archi
Le musiche
Note
Bibliografia
Recensioni
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