I purulenti
L’enteroclisma dal tempo degli egizi
Fhototeca 32 – collana di monografie dedicata ai grandi temi della raffigurazione
Fotografia e medicina, medicina e fotografia: cosa devono l’una all’altra. E poi il medico: qui l’immagineria è sterminata, immensa, diversa, originale, ridondante, fantasiosa, xilografica, calcografica, litografica, pittografica etc etc.
Ogni tecnica e mezzo della rappresentazione fissa o in movimento, dalla grafica al telefilm, si sono occupati del medico: di tutte le professioni quella del medico è assolutamente la più frequentemente raffigurata.
Introduzione di Ando Gilardi al primo servizio: Trentatré! Galante pretesto
«Il medico» fa dire Molière a uno dei suoi personaggi «è un mascalzone autorizzato a mettere le mani sulle mammelle di vostra moglie e, quando lo desiderasse trovandola acconcia e pulita, fra le cosce persino chiedendovi ancora, per beffa, in cambio un luigi» ma si sa che Molière ce l’aveva con i medici per cui morì in scena avvelenato da uno di loro il quale rese in tal modo una giustizia più giusta a se stesso e ai suoi calunniati colleghi.
Dal sommario di I Purulenti:
- Trentatré! Galante pretesto
- Miracolo! Miracolo!
- L’uomo dal fiore in bocca
- Morire di ferro per antonomasia
- Il giallo flagello
- Clisterium donare postea sagnare quindun purgare
- In appendice (a puntate): Le memorie licenziose di una cameriera –1
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