Siamo da sempre abituati a pensare all’estate come al periodo di ferie per eccellenza, il momento in cui si può dimenticare il lavoro.
Ma, mentre siamo stesi sul lettino in spiaggia, mentre ci beviamo un aperitivo al mare, mentre passeggiamo nei boschi, o giriamo per ristoranti e sagre, chi tiene in moto la grande macchina delle vacanze?
Da quando è nata la villeggiatura di massa, cioè da quasi un secolo, sono migliaia i lavoratori estivi che trottano senza sosta per creare l’illusione di un mondo felice e spensierato. Un mondo in cui la fatica e le preoccupazioni sono bandite, e divertirsi è un imperativo.
Pensiamo soltanto all’affollata categoria di ristoratori e albergatori, con l’innumerevole schiera di cuochi, cuoche, cameriere e camerieri. Chiamati a sostenere l’immagine dell’eccellenza italiana nel mondo, hanno turni interminabili e lavorano con temperature impossibili. Come se non bastasse, spesso devono sorbirsi clienti maleducati e spocchiosi. Che Santa Marta li protegga!
Forse i bagnini se la passano meglio? Chissà… Non è certo uno scherzo ripulire centinaia di metri quadrati di sabbia a fine giornata, dopo aver trasportato sdraio, lettini e ombrelloni sotto il sole cocente dall’alba al tramonto.
Va forse meglio ai cocomerari che, col passare del tempo, da ambulanti sono diventati stanziali e, nel loro chioschetto affettano angurie come se non ci fosse un domani. Alcuni si sono anche evoluti in alchimisti fruttaroli spacciando macedonie e frullati, ai turisti accaldati e attenti alla salute. Facendo concorrenza ai gelatai, altra categoria che con l’estate fa affari d’oro.
Stessa sorte spetta ai piadinai, ai venditori di crescioni, pizze e panzerotti. Dal cesto, al chiosco, all’apecar il passo è stato breve e oggi animano le strade di tutti i luoghi di vacanza più frequentati, riuniti nella nuova categoria degli street-fooder.
E vogliamo parlare delle bancarelle del lungo mare? O di quelle delle sagre di paese? O dei mercatini dell’artigianato? Beh, li vedete anche voi, schierati lì con ogni ben di dio, per la gioia dei vostri occhi.
Non dimentichiamo poi la nota dolente degli animatori. Quello dell’animatore è un mestiere estivo recente, figlio della vacanza prefabbricata. A questi giovani, chiamati a divertire e coinvolgere anche il più pigro dei villeggianti, è richiesto un compito impossibile. Il turista nelle loro mani deve trasformare il proprio divertimento in un lavoro, scandito a orari precisi e attivato a comando. Ma non se ne deve accorgere!
Quello artistico, è l’ambito più variegato dei lavori estivi. Si va dal musicista o attore in tour, ai piccoli gruppi ingaggiati per una serata di ballo, al cantante di piano bar, ai cabarettisti. Infinite sono anche le categorie dei “buskers” che vanno dai mangiafuoco ai prestigiatori, dai giocolieri agli acrobati, dai mimi e ai burattinai, fino alle crew di danza.
Un tempo anche i fotografi ambulanti facevano la loro parte sulle spiagge. Giravano con pupazzoni di gomma, o addirittura con un amico vestito da orso, da leone o da scimmia offrendo scatti sul lungo mare a tutte le famiglie con bambini. So che oggi è impossibile da credere, ma è tutto vero!
Anzi, c’è stato un tempo in cui le spiagge erano battute da veri orsi al seguito di musicisti.
Ma questa è un’altra storia…
E così, mentre ci godiamo un meritato riposo, mandiamo un pensiero a tutti questi creatori di sogni. Un grazie a loro – e ai loro predecessori storici – che, tanto tempo fa, inventarono le “Vacanze Estive”.
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