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Montgolfier e Wright

Montgolfier e Wright elaborazione ©Fototeca Gilardi

…fratelli aeronauti

Volare è stato uno dei sogni più antichi dell’umanità.
Un sogno tanto radicato da dar vita addirittura a un mito che mescola genialità e tragedia.

Tutti conoscono la vicenda di Dedalo, creatore del famoso labirinto di Creta, imprigionato con il proprio figlio all’interno della sua stessa opera. Nella leggenda, l’ingegnoso architetto mette in atto una rocambolesca fuga costruendo per sé e per Icaro, delle ali di piume e cera.

Ma Icaro, inebriato dal volo, si avvicina troppo al sole, la cera delle sue ali si scioglie e così egli muore precipitando nel mare sottostante.

Per l’uomo antico sollevarsi in aria e imitare il volo degli uccelli non può che apparire come una sfida al divino. Un’impresa titanica e arrogante che rischia di essere punita dagli Dei.
Ma forse proprio per questo risulta irresistibile.

Quando arriverà il momento di volare davvero, saranno altri due uomini a riscattare l’ingloriosa fine di Dedalo ed Icaro.

Non un padre e un figlio, ma due fratelli.

Mongolfier e Wright fratelli aeronauti

I francesi Joseph ed Étienne Montgolfier, il primo un geniale sognatore e il secondo un pratico architetto. Le due facce di Dedalo incarnate in due moderni illuministi liberi da superstizioni religiose.

Nel 1782, dopo aver prodotto alcuni piccoli prototipi, i due fratelli Montgolfier costruiscono il primo aerostato ad aria calda e, il 14 dicembre, riescono a farlo sollevare a circa 2000 metri dal suolo.

Nasce così la mongolfiera, che negli anni a venire apparirà sempre più di frequente nei cieli di tutto il mondo e in numerosi libri di avventure.

In seguito a quel primo successo, i fratelli Montgolfier riescono a far sollevare un pallone aerostatico completo di equipaggio. Ottengono così il titolo di membri straordinari dell’Accademia delle scienze di Parigi.

A causa di una promessa fatta al proprio padre, Joseph ed Étienne non metteranno mai piede su una mongolfiera.

Mongolfier e Wright fratelli aeronauti

La definitiva conquista del cielo, infatti, non spetterà a loro, ma ad altri due epigoni di Dedalo e Icaro, anch’essi fratelli. Gli statunitensi Wilbur e Orville Wright.

I due sono esperti meccanici, ingegneri e appassionati di volo fin da bambini. Utilizzeranno la loro esperienza nella costruzione di biciclette e i loro studi sugli alianti, per realizzare il primo velivolo a motore in grado di solcare i cieli.

E quasi rispettando un tacito appuntamento con la storia, proveranno a far sollevare il loro “Flyer” – un biplano dotato di un motore leggero – esattamente 121 anni dopo l’esperimento dei fratelli Montgolfier. Il 14 dicembre 1903.

Questo primo tentativo andrà fallito, ma tre giorni dopo, il 17 dicembre, sulla spiaggia di Kitty Hawke, Orville riuscirà a far sollevare il “Flyer” e a farlo planare per 12 secondi, atterrando senza incidenti.

Vendicati Dedalo e Icaro, dimenticati gli dei: la storia dell’aeronautica poteva iniziare.

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