Ormai il nostro Calendario, sloggiati i Santi, celebra i nuovi valori materiali e spirituali della società post-industriale, dedicando ogni giornata a un tema diverso.
Ci sono giornate dedicate a determinate specie animali o all’ambiente, si ricordano gli anniversari politici, sociali, sanitari, quelli legati alle invenzioni e così via.
Abbiamo bisogno di trovare qualcosa di speciale e nuovo ogni giorno, per fissare il flusso temporale continuo e “liquido” della contemporaneità.
E poiché la frammentazione non dà tregua, non ci bastano 365 giorni per creare “giornate dedicate”. Dobbiamo dedicare intere settimane, interi mesi, interi anni o decenni, a “super-argomenti” diversi.
Per esempio ora stiamo vivendo la “Global Action Week for Education” (26-30 aprile), la Settimana d’azione globale per l’istruzione.
Se invece consideriamo il nostro anno 2023, vediamo che appartiene sia al “Decennio delle lingue indigene” (2022-2032) che al “Decennio della scienza oceanica per lo sviluppo sostenibile” (2021-2031). Mentre è il penultimo anno dedicato al “Decennio internazionale per le persone di origine africana” e al “Decennio dell’energia sostenibile per tutti” (2014 – 2024).
Ma vediamo cosa cerchiamo di celebrare, giornalmente, questa settimana.
Oggi, 27 aprile, festeggiamo la “Giornata mondiale del disegno”, evento di tutto rispetto in un paese come il nostro che ha dato i natali a grandi artisti.
Domani, 28 aprile, è la “Giornata mondiale delle vittime dell’amianto” e dobbiamo ricordarle a maggior ragione perché queste vittime, molto spesso, non hanno avuto giustizia.
Il 29 è la “Giornata internazionale della danza”, celebrata anche da un nostro antico post “ispirato dalle Muse”.
Il 30, invece festeggiamo la “Giornata internazionale del jazz”. Quest’anno coincide anche con quella “della Fotografia a foro stenopeico”, che sempre si festeggia l’ultima domenica di aprile e alla quale naturalmente dedicheremo un post ad hoc.
Il primo maggio, “Festa dei lavoratori”, rappresenta il cuore degli eventi della settimana a cavallo tra aprile e maggio. Ne abbiamo già scritto profusamente. Non ci resta che goderci corteo e concerto!
Ma attenzione: quando il primo maggio cade di domenica, pare che insieme alla Festa dei Lavoratori, si debba anche festeggiare la “Giornata mondiale della risata”.
Istituita nel 1998 per iniziativa del movimento internazionale dello “Yoga della risata”, è intesa come una manifestazione per la pace nel mondo. Ha il meritorio scopo di diffondere fratellanza e amicizia, attraverso la risata.
Il 3 maggio è la “Giornata mondiale della libertà di stampa”, sempre a rischio e minacciata in molti paesi del mondo.
Mentre il 5 maggio è tutta dedicata alla Sanità. Si festeggia la “Giornata internazionale delle ostetriche”, ma anche (dallo scorso anno) la “Giornata mondiale per l’igiene delle mani”, promossa dall’OMS e fissata indelebilmente nei nostri calendari dalla recente pandemia.
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