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Design week e oggetti iconici

Design week e oggetti iconici Aprile 2023 di Stefania Lucarelli, elaborazione ©Fototeca Gilardi

Per gli appassionati di Design, l’appuntamento più importante di questi giorni è quello con la Design Week e il Fuorisalone di Milano. Fino al 23 aprile infatti, potremo aggirarci tra numerosi progetti di architetti, designer, scuole e istituzioni.
I temi chiave di quest’anno sono: l’economia circolare, i talenti emergenti e l’inclusione.
Intorno a queste proposte si sono sviluppate le nuove idee di un’arte che, da due secoli, riesce a conciliare funzionalità ed estetica.

Ma, da dove nasce il design e come si è evoluto nel tempo?

La parola design fu usata la prima volta nel 1851 durante la prima esposizione universale di Londra. A coniarla fu Henry Cole, progettista e ingegnere, stretto collaboratore del principe Alberto. Fu proprio Cole ad organizzare, con il principe, la grande esposizione universale del 1851 dove, per la prima volta, molte nazioni confrontarono le loro innovazioni tecniche.

Numerosi furono i progetti presentati in questa prima “Expo”: la prima macchina per il calcolo automatico dei voti, la prima Colt, un barometro “a sanguisughe” per prevedere tempeste, il precursore del primo fax, la gomma vulcanizzata, il primo sassofono, etc.

Secondo Cole era necessario unire arte e ingegneria, per celebrare il galoppante progresso tecnologico. Bisognava creare una figura professionale – il designer appunto –  che non si limitasse a progettare un oggetto funzionale, ma che ne facesse un oggetto artistico.  

L’ Art Manufacturer, (l’artista-fabbricante) iniziò così a diventare una figura centrale nella progettazione interna alle industrie, fino a trasformarsi nell’attuale designer.

Oggi il design si è evoluto e si basa su una rigorosa progettazione che comprende la scelta di materiali, di forme, linee e concetti. Senza mai dimenticare che la funzionalità degli oggetti creati, dev’essere il punto di partenza.

Design Week e oggetti iconici

Molti oggetti d’uso comune, nelle mani dei designer, sono divenuti nel tempo delle vere e proprie icone.
Vediamone alcuni.

1857: il packaging delle Pastiglie Leone
La scatoletta in metallo delle Pastiglie Leone è una vera icona del design, poco o nulla diversa da come nacque nel lontano Ottocento. L’azienda dolciaria torinese, fondata nel 1857 da Luigi Leone, annoverava tra i suoi clienti persino i Savoia, veri appassionati delle celebri pastiglie di zucchero.

1860: la sedia Thonet n. 14
La celebre sedia da caffè Thonet n. 14 è considerata uno dei prodotti industriali più riusciti al mondo. La sua produzione si basa su particolare sistema di curvatura a vapore del legno di faggio, che Michael Thonet perfezionò nella seconda metà dell’Ottocento.

1915: la bottiglia contour della Coca-Cola
Creata dalla Root Glass Company da un team di designer (C.J. e William Root, Alexander Samuelson, Earl Dean e Clyde Edwards) si ispira alla forma di una fava di cacao. Doveva essere immediatamente riconoscibile anche se frantumata a terra, queste erano le indicazioni della Coca-Cola.

1925: la Crema Nivea
Riconoscibilissima ancora oggi per il suo colore blu intenso e la forma piatta e circolare, la scatola della crema Nivea arriva sugli scaffali nel 1925. In realtà la prima versione la vede uscire in latta gialla, ma dal 1925 in avanti, il blu diventa la colorazione ufficiale.

1929: il Giallo Mondadori
Quando nel 1929 Mondadori decise di colorare di giallo la linea editoriale dedicata al genere poliziesco non poteva prevedere che questo “design grafico” avrebbe dato vita addirittura a un neologismo. Oggi infatti indichiamo con il nome “Giallo”, l’intero genere poliziesco.

1932: la bottiglietta Campari Soda
Disegnata nel 1932 dal futurista Fortunato Depero, la bottiglietta Campari Soda è uno dei primi esempi di “monoporzione”. Un design funzionale e incredibilmente creativo che vede Depero scegliere la forma di un bicchiere capovolto. Senza etichetta, ha il nome in rilievo sul vetro: un marchio che spicca sul rosso intenso del Campari.

1933: la Moka Bialetti
La più celebre e iconica caffettiera del mondo fu inventata da Alfonso Bialetti nel 1933. Un design che, nel tempo, si è evoluto in mille direzioni, ma che continua a portare il marchio della prima moka davvero “stilosa”.

1941: la Leica IIIc
La Leica IIIc rappresenta un punto di svolta nella produzione delle Leica con passo a vite. Risale al 1941, anno di grazia per il design Leica che troverà la sua vera cifra stilistica.

1947: la Lambretta
Prodotta dalla Innocenti di Milano, nel quartiere Lambrate, la Lambretta è il primo scooter italiano. Il suo nome deriva dal fiume Lambro, che scorre nella zona in cui sorgevano gli stabilimenti. Sarà uno dei simboli della rinascita del secondo dopoguerra.

1950: la Lettera 22 Olivetti
La macchina da scrivere diventa icona del design grazie alla Olivetti, tra le prime industrie a produrre macchine da scrivere in serie. Nel 1950 dagli stabilimenti Olivetti esce quella che diventerà un’icona del design italiano, la Lettera 22: un capolavoro di funzionalità e bellezza. La preferita da molti celebri giornalisti e reporter.

1957: la Fiat Nuova 500
La Fiat Nuova 500, anche conosciuta come FIAT 500, è stata il simbolo del boom economico italiano. Una piccolissima utilitaria prodotta dalla Fiat dal 1957 al 1975. Disegnata da Dante Giacosa, è una pietra miliare del design automobilistico mondiale.

1964: Radio Cubo di Brionvega
Tra gli oggetti di design famosi, molti di noi ricordano la radio Cubo di Brionvega, disegnata da Marco Zanuso e Richard Sapper nel 1964. Un oggetto dal design accattivante e innovativo, che trova spazio persino al MoMa di New York.

1979: TPS-L2 Sony Walkman
Il primo Walkman della storia, oggi celebrato persino dalle più amate serie per adolescenti, è stato il modello TPS-L2 della Sony, nella colorazione blu-argento. Uscito sul mercato giapponese il 1º luglio del 1979 si è, in seguito, diffuso in tutto il mondo. Questo design semplice ed essenziale ha influenzato tutti i prodotti (e produttori) successivi.

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