Scelte dal nostro archivio: è la fotografia di un padre con figlio presa da Ando Gilardi durante una delle inchieste fotogiornalistiche realizzate per Lavoro (settimanale illustrato della CGIL) che appare in copertina del libro di Giorgio Petracchi, Ugo Mursia editore. Di seguito uno stralcio della scheda editoriale dal sito ufficiale: «A distanza di anni quegli uomini si rendevano conto di non aver saputo opporsi alla disgregazione insita nella nostra storia nazionale, contro cui si erano illusi di essersi battuti da giovani.» Quindici anni dopo la prima edizione, questo resoconto della «guerra totale» vissuta dagli italiani tra il 1943 e il 1945, scritto alla luce dei documenti dei National Archives di Washington e di testimonianze dirette, è esteso al 1948 e aggiornato e riveduto con maggiore attenzione alla vicenda umana di uomini e donne coinvolti nel conflitto. Protagonisti di questa storia sono uno studente universitario di filosofia e il gruppo dei suoi compagni, giovani come tanti, non eroi. Per la loro scelta d’impegno civile essi possono sembrare agli italiani d’oggi, sociologicamente e antropologicamente diversi, degli «stranieri». Già il titolo è una metafora di un tempo lontano. Solo la vitalità di questi «stranieri» – come dice Colin H. Wilson – ha impedito ai membri ordinari della società, diciamo pure alla borghesia, di affondare sotto il peso morto della propria inerzia.
Al tempo che Berta filava
Una storia italiana. 1943-1948
Giorgio Petracchi
Collana: Testimonianze fra cronaca e storia – 1939-1945: Seconda guerra mondiale
Con inserto fotografico