Vai al contenuto
Home » Blog » 40. Un miliardo di immagini

40. Un miliardo di immagini

..Sì, è un tuo limite Michele. Tu dimentichi sempre, e io lo ripeto da anni, che la fotografia è la palingenetica obliterazione dell’io cosciente che si infutura nell’archetipo dell’antropomorfismo universale! [10/11/2011]

Michele, esperimento formidabile: con un intero rullino fotografo un gruppo scolastico di 20 bambini e faccio il foglio dei provini. Con un intero rullino fotografo quel foglio dei provini del gruppo scolastico. Con un intero rullino fotografo quel foglio di provini del foglio di provini del gruppo scolastico… Ripeto questa operazione, che io ho provato davvero, per 10 volte: alla fine ho tanti ritratti quanto la popolazione mondiale. Potenza della fotografia! [08/11/2011]

Splendido Michele, splendido: mi lasci firmare questo tuo testo? Grazie: “Ed è qui che le fotografie ci mostrano tutta la loro preziosa dolente inefficienza. Schegge di esistenza senza storia, vite a due dimensioni immobilizzate nella formalina di un istante. Sui poster scritti a mano e nelle proiezioni di diapositive con cui Hine andò in giro a perorare la causa dei lavoratori-bimbi, quelle immagini servirono allo scopo. Ma alle nostre domande non rispondono. Alla domanda che che tutti (capitò anche a Roland Barthes) ci facciamo di fronte a immagini come queste: e dopo? Ecco, questa è la fotografia. Nel bene e nel male. Un’immagine che urla una domanda e ci nasconde la risposta. E che continua a urlarcela, la domanda, anche dopo cent’anni. Noi abbiamo bisogno di sapere cosa è successo dopo. Grazie a testardi come Manning, qualche volta lo sappiamo. Ma cento, mille altre volte, le fotografie ci lasciano a tu per tu con la loro reticenza, con quel vuoto di senso e di cose che ci siamo abituati, per esorcizzarlo, a chiamare Storia. Ando Gilardi”. [04/11/2011]

Mi prendete sul seriooooo! Per me è una emozione bellissima e non so come sdebitarmi. Per quanto riguarda Slow Photo, pensate, io credevo che fosse un ballo come il fox trot e avendo solo una gamba non potevo partecipare, ma stando invece le cose come stanno con entusiasmo. Poi ho visto il sito di uno di voi, bellissimo. Ha il banco ottico della Linhof… Io tutti li avevo. Amici grazie, quando non ci sarò più prendete per una volta una fotografia stando su una gamba sola in mia memoria: pioveranno su tutti le mie benedizioni e auguri all’antica di bonne lumière… [29/10/2011]

Scrivo scrivo ma è come non ci fossi… Ripeto, non sono un miliardo di immagini prodotte ma consumateeee! Se fossero fatte come le altre immagini nemmeno da qui all’eternitààààà! La Fotografia esisteva prima di essere presa, non viene “fatta”; l’istantanea ne raccoglie, ne prende, ne consuma una briciolaaaaa! Se Michele scrivesse che ogni giorno nel mondo le galline fanno, depongono, un miliardo di uova vi fa meraviglia? No ma siccome ci prende per il sedere e scrive che ogni giorno ci escono di mano, di, di bocca un miliardo di uova tutti fate ohhhh! Nessuno di voi, nemmeno Luciana, sa deporre un uovo, solo lo mangia. L’uovo lo depone una gallina che chiamate macchina fotografica, una gallina che lo ha fatto beccando qui e là: il rumore è lo stesso: clic! clic! Amici, siete grandi ormai, è tempo che sappiate cosa sono le fotografie… [27/10/2011]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *