…sesta e penultima puntata di riflessioni a proposito di revisionismo del Risorgimento… continuando il discorso iniziato dalla mia “fu” bacheca Fototeca Gilardi su Facebook … Seguitemi se volete. (in barba a FB che mi ha sospeso)
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«I militari solitamente così avari di immagini, rivelano un’improvvisa prodigalità fotografica durante la repressione del brigantaggio, negli anni successivi all’incontro di Teano. Ecco che d’un tratto l’impassibilità distante e oggettuale, la veduta silente, sono messe da parte, e i cadaveri prima nascosti vengono ostentati. Ufficiali e soldati collaborano a mettere in posa i fucilati davanti all’obiettivo, organizzano messe in scena in cui gli ancora vivi recitano la parte del brigante. Una folla di contadini meridionali e centrali si affaccia in questo modo macabro alla storia della nazione. » (Giulio Bollati, L’Italiano, Einaudi, Torino, 1983, pp. 142-143.)
…insegnare a scuola ai bambini e ragazzi, come avviene, che Giuseppe Garibaldi a capo dei Mille in cinque mesi ha “liberato” il Mezzogiorno, è l’insulto più becero, osceno, vergognoso, schifoso, idiota, imbecille che si possa rivolgere, come di fatto avviene da 150 anni da parte di maestri e maestre analfabete ai Terroni… ai Terroni di tanto tempo fa, perché temo che quella razza con i c……. si sia estinta, temo.