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La Gioconda migliore

Amici, osservate on attenzione la fotografia allegata (insisto? pensate, meditate con attenzione sulla fotografia che si è formata in fondo al vostro occhio e che poi un cavo-nervo ha inviato al vostro cervello per ragionarci), in basso a sinisra si vede il grande salone del Louvre dove in fondo tutta una parete è stata data a un piccolo quadro, la Gioconda, piccola che però è il capolavoro più famoso del museo. Io la ho ingrandita su tutta la parete lasciando al centro l’originale piccolino: naturalmente oggi è un lavoro possibile, addirittura facile e molti laboratori, specialmente quello del Louvre, potrebbero farlo. L’ingrandimento ovviamente in digitale non toglie niente ma niente ma niente all’originale: capito? Anzi, lo ripulisce, lo rinfresca, lo fa brillare … in una parola lo illumina con una luce perfetta che nel salone non ci è nemmeno per ridere e i coglioni che sono venuti magari da Tokio per vedere la Gioconda finalmente la vedono mentre adesso lo beccano in culo.
Ma il discorso terribile è un altro: la qualità fondamentale dei Grandi Capolavori dell’Arte, il loro valore essenziale, sta nel fatto ripetuto mille volte che sono unici, irripetibili, non sono esattamente copiabili nemmeno nemmeno: sono soli, solissimi, noumeni …. eccetera eccetera. E ‘ mica un semplice mito, è un atto della ragione, è matematico: è la condizione essenziale per cui un’opera d’arte è un Grande Capolavoro.
Bene, la fotografia ha distrutto anche questo mito: il rifacimento della Gioconda, di tutte le Gioconde, non solo è possibile ma le rende migliori e di mille volte, un salto di qualità specialmente per l’ultima riproduzione che poi è quella che conta: quella che si forma in fondo alla camera oscura che abbiamo nella testa, anzi due ….
ma cosa alla fine voglio concludere con tutti questi discorsi che svuotano del loro significato e valore diciamo ufficiale, non sociale però, l’Arte Sacra e adesso la Laica? Non voglio concludere niente, proprio niente e sopratutto non voglio cambiare niente: sono contento di uscire con qualche amico da un mondo dove lo Stato, che ha bisogno di cittadini persuasi di essere poveri idioti che hanno bisogno di essere guidati per il naso, dove lo Stato, il Potere, fanno i Louvre dove, come scrive Adorno, uno quando esce dopo la visita è meglio persuaso che lui è davvero un povero idiota che non si merita la Gioconda ….
‎…. HANA “Ma allora secondo te bisognerebbe chiudere i musei e abolire le Gioconde”; “ANDO ” Non dire stupidaggini, lo sai che non è cosi: bisognerebbe appendere vicini ai Grandi Capolavori dei testi come quelli di questa bacheca, poi dare ai bambini delle copie su povera carta della Gioconda perchè ci facciano i baffi o altre cose così e naturalmente parlargli in modo buffo delle ragioni per cui ….. e via dicendo. Non si deve buttare via niente, meno che mai gli oggetti, il prodotto delle cose che i fatti concreti, reali, sofferti hanno controllato che non andavano bene … se dico che Auschwitz è stato un prodotto inevitabile dello Illuminismo, del Razionalismo …. e alla fine anche del Giocondalismo c’è qualcuno che sappia come darmi torto?

1 commento su “La Gioconda migliore”

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