Compagni della FIOM sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate serenamente e con rispetto chi come moneta pesa la vostra parola! Vorrei che foste accorti, che non deste con troppa fiducia la vostra parola a chi urla – sciopero generale, sciopero generale -. Leggete la storia e guardate in fuga furiosa invincibili rottami di sinistra. In ogni luogo fortezze indistruttibili del PCI rovinano e anche se innumerabile era l’armata salpando, le navi che tornarono le si potè contare. Fu così un giorno un uomo sulla inaccessibile vetta e giunse una nave alla fine dell’infinito mare.
Oh bello lo scuoter del capo su verità incontestabili! Oh il coraggioso medico che cura l’ammalato senza speranza! Siate orgogliosi della vostra storia: è la più antica. Uscite da chi nacque già malata. Uscite e tornate nuovi, giovani. Abbandonate al suo tramonto chi non ha nulla da insegnarvi, nulla che renda onore ai vostri antichi meriti…
Oh CGIL CGIL CGIL
Vecchia carcassa di sindacato estinto
Giochi ogni giorno con la luce dell’universo.
Sottile visitstrice, giungi nel fiore e nell’acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grapolo tra le mie mani ogni giorno.
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle.
chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.