Il 2021 è l’anno del 100° anniversario della nascita di Ando Gilardi, il nostro fondatore. Per festeggiare quest’anno abbiamo deciso di riaprire il suo BLOG pubblicando ogni mese un suo testo. A questo link trovate info sul testo che abbiamo scelto: da lui intitolato “Effemeride delle Immagini. Un sistema nuovissimo per l’archiviazione di tutte le figure”. Ecco la trascrizione:
Se a gennaio l’immagine schiodi
a febbraio poi te la ritrovi
Gli uomini fabbricano e consumano immagini da 50.000 anni, solo da 100 tentano di archiviarle. Archiviare significa
raccogliere insieme delle cose, con una certa regola e secondo un certo scopo.
L’applicazione della regola serve per sistemare ciascun oggetto della raccolta in un punto «logico» della raccolta medesima, per ritrovarlo poi nel minimo tempo possibile per lo scopo che può soddisfare. Questo scopo, questo uso o «sfruttamento», potrebbe essere il primo in assoluto, oppure un secondo (e un terzo, e un quarto… ) ri-utilizzo, oppure potrebbe essere uno «sfruttamento» diverso dagli altri utilizzi e ri-utilizzi.
Non bisogna confondere l’archiviazione delle immagini con la loro elencazione o il loro inventario, anche se quella o questo possono essere attentamente ordinati e ampiamente
descrittivi. Il catalogo di un museo, ad esempio, può essere una eccellente elencazione delle opere conservate: usandolo possiamo sapere in che sala si trovano, il nome dell’autore
e molte altre notizie utili. Ma lo scopo del catalogo non è quello di aiutarci – tanto per dirla paradossalmente – a togliere il quadro dal chiodo per appenderlo altrove.
Un buon inventario può darci una enorme quantità di informazioni sugli oggetti inventariati, ed anche descriverli minuziosamente per rendere impossibile la loro eventuale sostituzione, ad esempio, con altri «confondibili» ma di valore inferiore. In un certo senso l’inventario ha proprio lo scopo di ostacolare il ri-utilizzo abusivo dell’oggetto. Infine, non bisogna confondere l’archiviazione nemmeno con la schedatura come quella che si fa per i libri nelle biblioteche, anche se lo schedario, in questo caso, consente di usare il libro. Non però per ricopiarlo, o fotocopiarlo, per ri-stamparlo, magari con titolo, copertina e scopi diversi. Naturalmente questo si può fare materialmente. È superfluo dire che lo scopo delle biblioteche e dei loro schedari è del tutto diverso.
È chiaro che noi abbiamo usato le parole archiviazione, elencazione, inventario, schedatura, catalogazione con significati abbastanza precisi all’interno del nostro discorso sulle immagini. Significati che vi proponiamo per portarlo avanti, possibilmente senza equivoci.
ACQUARIO
PIANETA DOMINANTE VENERE
GIORNI FORTUNATI GIOVEDÌ E SABATO
COLORI VERDE E PORPORA
ECCELLONO NELLA DIPLOMAZIA DELLA RICERCA
Nascono sotto il segno dell’Acquario le immagini che poi restano per ragioni varie lungo tempo sommerse nell’ignoto, misteriose ed inedite, poi improvvisamente emergono alla viva attenzione: s’intuisce che grondano di credenze e allusioni, d’efficacia simbolica in esse già riposta, non senza ragione, opponendole ad altre, oppure associandole. Accade insomma nell’incontrare queste figure dell’Acquario, che l’evidenza e l’universalità grafica che è propria della espressione visiva, per la quale un cane che insegue un altro cane non può lasciar dubbi sul fatto che s’intenda mostrare un cane inseguito da un cane, si perdono e confondono: allora l’incontro è paragonabile a quello con una scrittura ignota e nemmeno geroglifica. Può trattarsi dell’immagine di un volto come di gesti o eventi. Sono ancora frequenti, fra quelle dell’Acquario, le figure di figure, e talvolta figure di figure di figure: nella rappresentazione di un ambiente si trova uno specchio dove si specchia il quadro di uno specchio specchiante il quale, secondo la nostra timida ragione, dovrebbe esistere, nell’intenzione dell’autore del quadro, esternamente alla sua cornice.
L’arte più antica dell’icona al tratto e quella moderna all’aerografo si trovano insieme nella fabbricazione di questi gomitoli fantastici che il vero archivista cercherà di snodare in molte schede nei suoi giorni più fausti, quando l’immaginazione gli consente di assorbire e possedere in sé l’altrui immaginazione sconosciuta.
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