Siamo in Ottobre, al decimo l’appuntamento con il post gilardiano della serie “Effemeride delle Immagini. Un sistema nuovissimo per l’archiviazione di tutte le figure”. Chi lo ha seguito fin da inizio 2021 sa che, in occasione del centenario della nascita di Ando Gilardi, abbiamo riattivato la pubblicazione del suo BLOG con un post mensile: questa serie.
Qui si trovano una guida alla lettura e le motivazioni della scelta del testo. In questo post di ottobre si legge come Gilardi, nel 1984, descriva un sistema di archiviazione delle immagini che ancora si avvale di macchina da scrivere e schede in carta, ma che già vede molto vicino l’avvento dell’informatica.
Questa è solo una delle tante iniziative per festeggiare il 100° anniversario della nascita di Ando Gilardi, nel diario/calendario tutti gli eventi passati e in programmazione.
Ecco la trascrizione:
Viene ottobre, batti spietato
ogni scheda del tabulato
I formati delle schede bibliotecarie sono stati concordati internazionalmente proprio come i formati delle pellicole fotografiche: le dimensioni di quelle di una biblioteca di New York, con i nomi degli autori e i titoli dei libri, sono le stesse di quelle di una biblioteca di Mosca. Questo consente di duplicare gli archivi nel modo più semplice, fotocopiandoli, e inserire le schede fotocopiate in tutti gli schedari.
Assurdamente, in molte biblioteche e archivi le schede si compilano a mano o a macchina una per una, con gran perdita di gesti-tempo. Il metodo migliore è quello di usare fogli composti da 8 o più schede, fustellate insieme, che dopo la “battitura” del foglio si staccano con facilità. Il foglio si introduce in una macchina da scrivere, che oggi dev’essere elettronica, con tabulatore per cui velocemente si posizionano gli “a capo” di ciascuna scheda.
Poiché per ogni immagine si “battono” più schede, il foglio “tiene sotto gli occhi” le varie parole-frasi in cui si è tradotto l’insieme e i frammenti di ogni scheda. Le schede si possono battere egualmente sulla tastiera di una macchina-display collegata con un computer; più schede si leggono e controllano sul display (video), eventualmente corrette e poi “inviate” alla memoria di un calcolatore secondo almeno due codici: uno alfabetico l’altro numerico, per cui potranno essere “richiamate” secondo raggruppamenti logici, per le future scelte e i futuri utilizzi-ri-utilizzi delle immagini archiviate-memorizzate.
Il calcolatore-banca-dati-visivi non contiene però, ovviamente, le “matrici d’archivio” cioè le riproduzioni omologate fotografiche, quelle che si “passano” eventualmente in tipografia per la stampa, o s’introducono in un proiettore per la visione sullo schermo. Le riproduzioni fotografiche alle quali il calcolatore rinvia si conservano a parte, in ogni caso.
Quando si archiviano in questo modo, come con quello assai più elementare ed economico però ugualmente efficiente delle schede-carta, immagini già “repertoriate” da un certo uso, ad esempio tutte quelle di molte annate di giornali illustrati o fotolibri, è possibile eseguire le riproduzioni necessarie dopo il richiamo e le ricerche “nelle schede”, vale a dire al momento dell’utilizzo o ri-utilizzo.
SCORPIONE
PIANETA DOMINANTE MARTE, GIORNO FORTUNATO MARTEDÌ,
COLORI ROSSO ROSA E BIANCO,
VOCAZIONE ALL’ORGASMO RECITATO RECITANTE E ANTICIPATO
Nascono sotto il segno dello Scorpione le immagini di una parte della società che eccitano le altre parti al movimento per trasformare la società medesima nel suo insieme più o meno radicalmente. L’eccitazione rapidamente si esaurisce in un orgasmo che se non è recitato bensì autentico e del tutto inatteso, è più sgradito che altro.
Sono, per esempio, dello Scorpione le immagini di miserabili economicamente che portano all’eccitazione gli individui economicamente fortunati. O le immagini degli economicamente fortunati (femmine in pelliccia, banchetti, caminetti di marmo dorato, poltrone immense) che eccitano i miserabili a una emulazione fantastica.
Le prime son dette figure miserabiliste, le seconde figure opulentiste. Le figure miserabiliste dalla metà del secolo XX sono preferibilmente importate dall’estero con i legni pregiati, gli oli minerali, la tapioca e vari prodotti definiti genericamente coloniali. La loro visione incrementa una esportazione di ritorno di rotoli e matasse di cordoncini dorati utili, quando siano tagliati nella lunghezza di un palmo, per comporre fregi e ordini militari.
La schedatura delle immagini dello Scorpione è ricca e piacevole, richiede oltre che un profondo disgusto per le organizzazioni protettive internazionali una non meno profonda ironia nonché la conoscenza del principio per il quale ogni persona lontana nasconde un disc-jockey.