Il dodicesimo Segno chiude il cerchio zodiacale con un potente slancio verso le vastità infinite da cui tutti nasciamo e verso le quali, si suppone, tutti siamo destinati a ritornare. Il segno dei Pesci simboleggia per questo motivo gli Oceani, le immense masse marine in cui, miliardi di anni fa, si è formata la vita terrestre e da cui le prime forme viventi sono emerse per avventurarsi sulla terraferma. È per questo motivo che, nel nostro excursus ZOOdiacale, gli anfibi potrebbero essere considerati animali “pescini” dal momento che la loro identità resta sospesa tra due mondi, come accade spesso ai rappresentanti del Segno dei Pesci, perfetto per ospitare tutte le creature duplici. Tra queste possiamo ricordare anche gli animali ermafroditi: quelli che hanno la capacità di mutare il loro genere sessuale nel corso dell’esistenza (come i Gamberetti, le Cernie e i Pesci pagliaccio), oppure quelli che posseggono entrambi i generi contemporaneamente, (come le Lumache). Questa caratteristica, dono di Nettuno, pianeta dominante dei Pesci si deve alla natura metamorfica di questo archetipo zodiacale. Nei Pesci infatti troviamo la facoltà (e la necessità) di subire metamorfosi, di non avere un’identità troppo definita o definitiva.
Un po’ alieni e un po’ Dei irraggiungibili, i rappresentanti del Segno dei Pesci sfuggono alle classificazioni e le travalicano facendo saltare tutti i parametri di classificazione. Giocando con l’astrologia possiamo infatti collocare in questo grande “contenitore simbolico” associato all’infinito e alla musica, animali come le Megattere, i giganti del mare che si nutrono di microscopico plancton e comunicano tra loro attraverso un complesso di singolari suoni: il cosiddetto “canto delle balene”. Altra bestiola canterina perfettamente corrispondente al temperamento Pesci è la Cicala, che accompagna le nostre estati con il suo incessante frinire e che, nella celebre favola, è dipinta come una specie di musicista hippie che non pensa al domani, godendo del presente; giustamente contrapposta alla laboriosa formica non potrebbe rappresentare meglio la dialettica zodiacale tra l’estemporaneo ed eclettico Pesci e la previdente schematica Vergine.
Ma una delle creature più straordinarie che lo Zodiaco può associare ai Pesci è il Polpo, come rivela l’etimologia del nome, il “multi –piede” perfettamente in sintonia con il 12° segno che anatomicamente ospita le nostre estremità inferiori: piedi, pinne o tentacoli poco importa.
I polpi, strani ed intelligentissimi animali muniti di tre cuori e di sangue blu, hanno capacità che li rendono creature marine uniche: sono in grado di orientarsi in un labirinto, di svitare barattoli o bottiglie per procurarsi cibo, di utilizzare oggetti per nascondersi dai predatori. Sanno prendere le sembianze di altri animali a scopo mimetico: si mettono in posa per assomigliare ad alcune conchiglie, oppure modificano la loro pelle variando colore e usando i muscoli per sollevare increspature simili ad un’alga. I tentacoli contengono un terzo dei neuroni di un polpo e possono svolgere attività autonome mentre l’animale è occupato a fare altro, inoltre possono essere volontariamente separati dal resto del corpo; i polpi sono anche in grado di modificare i loro geni con una velocità straordinaria per adattarsi all’ambiente, ma la cosa più incredibile è stata, forse molti ricorderanno, vederli prevedere i risultati delle partite dei Mondiali di calcio, come dei veggenti. Verità o illusione?
Non si saprà mai: siamo ai confini dello Zodiaco e qui, tutto è possibile.
© riproduzione riservata