Lo Zodiaco può dirci sotto che Segno ricadono le specie animali?
Ad esempio i gatti, i canarini, le lucertole, a che Segno si possono associare? Su questo argomento possiamo sbizzarrirci, poiché non c’è molta letteratura astrologica in merito e per una volta ci concediamo di giocare con un po’ di leggerezza passando in rassegna mese dopo mese l’intero Zodiaco.
Quale altro animale può essere più cancerino del gatto, con i suoi movimenti sinuosi e pigri, le fusa seducenti che hanno come unico scopo quello di farvi suoi servitori devoti, con il loro tenero miagolio da creature indifese, capaci però di improvvisi quanto incomprensibili voltafaccia?
Creatura notturna, da sempre compagno fedele delle streghe, il gatto è indissolubilmente associato all’astro dominante del Cancro, la Luna e come la Luna, fa da tramite tra il mondo visibile e quello invisibile. Sacro agli Egizi, conferma il suo legame con mondo femminile prendendo le sembianze di una Dea dalla testa felina: Bastet, divinità femminile originariamente solare, non lunare (in Cancro troviamo infatti la presenza di entrambi i corpi celesti).
L’animale araldico del segno del Cancro è però il Granchio, o meglio, il Gambero che con il suo procedere all’indietro simboleggia perfettamente il legame che il Cancro ha con il passato, e con il suo carapace parla di due elementi indissolubilmente associati a questo segno: l’istinto difensivo e l’attaccamento al proprio “guscio” … alla propria “casa”. Tutti i molluschi e i crostacei (teneri dentro, ma difesi da un esoscheletro o da valve durissime) possono ricadere sotto l’egida del quarto segno zodiacale: il Cancro infatti non si apre a molti, difende strenuamente la sua privacy, mostra distanza e durezza, per proteggere un “interno” troppo tenero e suscettibilissimo. E seguendo lo stesso ragionamento analogico, troviamo nel gruppo degli animali cancerini anche lumache e chiocciole che si portano appresso la loro casa, rifugiandosi all’interno del guscio non appena l’atmosfera esterna rischia di farsi spiacevole o pericolosa, ma anche semplicemente per mantenere un livello di umidità che permetta loro di vivere. Il segno del Cancro è infatti un segno appartenente all’elemento Acqua, che astrologicamente simboleggia le emozioni, come l’acqua necessarie alla vita, e il cui equilibrio va preservato anche in condizioni di rischio.
Facile a questo punto comprendere nel gruppo, un soggetto come l’armadillo, simpatico animaletto “corazzato” capace di chiudersi su se stesso divenendo una palla impossibile da scalfire, così come il tenerissimo riccio dal musino a punta che, appena sfiorato, si chiude su se stesso rivolgendo all’esterno gli aculei.
Altra caratteristica del Cancro è quella di essere il segno della maternità, della coppia madre-figlio, concetto che evoca immediatamente il mondo dei marsupiali, in cui mamma canguro viaggia con il piccolo che spunta dalla sacca , e mamma koala si arrampica sugli alberi con il piccolo sulla schiena.
Ma uno degli animali che più mi fanno pensare al segno del Cancro è la foca, così goffa sulla terra (elemento naturale che simbolicamente parla del lato pratico dell’esistenza, pochissimo amato dal Cancro), quanto disinvolta e rapida in acqua (il mondo emotivo), ma soprattutto dotato di un senso materno eccezionale: le foche infatti mettono al mondo un solo cucciolo per volta e dedicano tutte le energie alla sua sopravvivenza, tanto da digiunare per tutto il periodo dell’allattamento, per non lasciare il cucciolo incustodito. Bella e dolce come vuole l’accoppiata Venere-Luna (pianeti del segno), socievole e accomunata al gatto da sensibilissime vibrisse, è in grado di distinguere amici e nemici dal solo “suono della voce” e in caso di canti provenienti da animali sconosciuti o “sospetti”, si eclissa alla velocità della luce.
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