(una foto al giorno leva l’ignoranza di torno) a cura di Lost Dream Editions
Quella che segue è una “didascalia irriverente” tratta da un saggio dedicato a Ando Gilardi ( Nello Rossi, Il bosco incantato. Appunti per una morflogia della pornofiaba, Lost Dreams Editions 2008 ), scaricabile gratuitamente dal sito www.lostdreamseditions.it
I nostri soldati stanno conquistando, a spese di chi l’aveva già trovato, il «posto al sole» indicato da Mussolini ( la scimitarra, ce l’ha insegnato l’archeologo avventuriero di Steven Spielberg, è inadeguata davanti a un’arma da fuoco ). Ma il guerriero, quando è stanco, ha bisogno di riposarsi, distrarsi, scaricare la tensione accumulata. Per evitare disdicevoli “incontri ravvicinati” tra le truppe tedesche e le donne “inferiori”, ma pur sempre appetibili, delle terre conquistate, Hitler aveva dato l’incarico a una industria della gomma di studiare una bambola “da campo”: il bombardamento aereo dell’industria che stava sperimentando la “compagna che non dice mai di no”, ha interrotto il progetto “eugenetico”. In Italia, industrialmente più arretrati e più legati alla tradizione, si continua la vecchia e sperimentata pratica di portarsi dietro, con le munizioni e le vettovaglie, le prostitute da casa.
Dimenticavo: il titolo di questa didascalia irriverente è la translitterazione, dal cirillico in caratteri latini, del capolavoro di Lev Tolstoj, Guerra e pace. Me l’ha insegnato Andrj, un mio allievo ucraino. Qualcuno potrebbe domandarsi da dove vengano queste informazioni. Di sicuro non dalla fotografia, che ci mostra solo una donna quasi nuda davanti a una tenda mimetica in compagnia di due uomini che sorridono al fotografo; qualcuna dal delizioso Vita dell’arcitruffatrice e vagabonda Coraggio di Hans Jacob Christoffel von Grimmelshausen, pubblicato nel 1670 ma ancora molto attuale.
Nell’immagine:
Bordello da campo. Libia, seconda guerra mondiale.
Fotografia di anonimo, particolare.
( da Playmen, dicembre 1974 )