Gli anni della scuola ci restano dentro come una piccola isola.
Per alcuni addirittura rappresentano il periodo più bello (o il più brutto) della propria vita, ma per tutti senza distinzioni il ricordo di alcuni maestri resta indelebilmente stampato nella memoria.
Si può trattare del maestro che per primo ci ha teso la mano quando tutti ci voltavano le spalle o magari del professore che ha compreso le nostre ombre, o quello dalla personalità così originale, dalla cultura così vasta, dallo sguardo così acuto da aver segnato una svolta nella nostra esistenza.
Incontrare buoni o pessimi maestri cambia in modo profondo la nostra esistenza, fa di noi persone migliori o peggiori, e questo i grandi personaggi del passato lo sapevano bene, tanto da scegliere come precettori per i loro figli non solo “tecnici” competenti , ma vere e proprie “guide” dalla vasta cultura, e dall’incomparabile spessore umano ed etico. La figura del primo precettore della storia è addirittura leggendaria, mitologica: si tratta del centauro Chirone.
Narra il mito che Chirone fosse il più saggio dei centauri, esperto di medicina, conoscitore delle virtù delle piante, versato nelle arti e nelle scienze, viene indicato come il maestro di moltissimi eroi: il più celebre è Achille, ma tra i suoi discepoli ci furono Eracle, Aiace, Giasone, Enea, Teseo, Asclepio dio della medicina e persino Dioniso. Ma cosa aveva di speciale questo ibrido mezzo uomo e mezzo cavallo, appartenente a una razza di creature rissose e senza freni? Come mai questo centauro era così amato da Zeus tanto da essere accolto in cielo sotto forma di costellazione? Cosa insegnava ai futuri eroi?
Ebbene Chirone allenava i suoi pupilli a capire ed esercitare le antiche virtù: il disprezzo dei beni di questo mondo, l’orrore della menzogna, la moderazione, la resistenza alle cattive passioni e al dolore. Qualcosa che oggi non pare più materia educativa … certo i tempi sono cambiati e dicono che non dovremmo aver bisogno di eroi, ma un tempo ogni ragazzo di buona famiglia era cresciuto a pane ed eroismo.
Nell’Odissea vediamo il piccolo Telemaco affidato dal padre Ulisse a Mentore. Sì, Mentore con la maiuscola, il buon consigliere per antonomasia, quello nei cui panni si calò anche la dea Atena, per guidare Telemaco nella vendetta contro i Proci.
Fin qui si parla di leggenda, ma anche la storia ci mostra il peso dei precettori sulla vita di famosi discepoli. Alessandro Magno senza Aristotele non avrebbe diffuso la cultura e la filosofia greca nel mondo allora conosciuto e sappiamo che il periodo in cui Nerone ebbe accanto il suo maestro Seneca, regnò senza eccessi per 5 anni. L’onore di avere come precettore il geniale Wolfgang Goethe poteva toccare solo a personaggi del calibro del duca di Sassonia e solo i Medici potevano permettersi un precettore come Agnolo Poliziano, ma a volte mi chiedo quanti speciali maestri siano occultati nelle nostre polverose e cadenti scuole, quanti professori appassionati, quante insegnanti capaci di toccare il cuore degli studenti e di ispirarli. Io credo molti, perché nella mia vita di studentessa ho avuto la fortuna di incontrarne addirittura tre e la fortuna nel mio caso si è estesa anche oltre gli anni di scuola, fino all’incontro con Ando Gilardi.
Anche nella vostra vita è apparso come una luminosa meteora il centauro Chirone? Chi è stato il vostro mentore?
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