L’origine di un singolare modo di dire come “avere il bernoccolo”, riferito a chi ha una particolare predisposizione per un’attività o materia di studio, affonda le sue radici negli studi di un medico francese del XVIII secolo.
Franz Joseph Gall, fondatore della “frenologia” affermava infatti che fosse possibile conoscere il carattere e le attitudini di una persona dalla conformazione della sua testa e in particolare dalle protuberanze (leggi bernoccoli) in cui risiedevano certe speciali doti.
Anche Lombroso, ispiratore delle prime identikit e padre della fisiognomica, riprese gli spunti di Gall, associando a specifici caratteri somatici altrettante tendenze criminali e affermando che alcune zone del cervello fossero sede di diverse funzioni psichiche; anche secondo Lombroso il minore o maggiore sviluppo di una parte del cranio era indice di particolari inclinazioni o qualità.
Si tratta di una dottrina fantasiosa e infondata che ancora affascina qualche nostalgico, ma che la scienza ufficiale ha definitivamente accantonato.
Di tutti quegli studi tuttavia ci resta in eredità il modo di dire “avere il bernoccolo”, ancora oggi assai diffuso.
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