Il 2 novembre è il giorno che la Chiesa Cattolica dedica al culto dei morti. È tradizione che, almeno in questa giornata, si visitino i propri defunti nei cimiteri e si portino loro fiori. La tradizione di preparare cibi particolari in occasione di questa giornata, ci parla di tracce antiche e pagane che stanno all’origine del culto. Nell’antica Roma, come racconta il poeta Ovidio nei Fasti, i defunti venivano ricordati con i Feralia, feste pubbliche che si celebravano il 21 febbraio, l’ultima di una serie di 9 giornate dedicate ai parenti morti, durante le quali i tribunali restavano chiusi, i bracieri spenti e non si potevano celebrare matrimoni. Il nome di questa festa derivava dal verbo latino fero (portare) che allude appunto all’usanza di portare doni e offerte rituali sulle tombe degli antenati per placare le loro anime, altrimenti a rischio di uscire dai sepolcri e terrorizzare i viventi. Nella nostra lingua rimane traccia di questo evento nell’aggettivo ferale, che indica tutto ciò che è collegato alla morte.
Ovidio descrive con precisione il tipo di offerte dedicate ai Mani, cioè agli spiriti familiari: “ Basta una tegola della casa, che sia coperta da una ghirlanda, qualche chicco di grano, una manciata di sale, del pane inzuppato nel vino, qualche violetta”. L’offerta votiva poteva essere lasciata anche dentro una ciotola, in mezzo alla via, l’importante era accompagnarla con le giuste preghiere.
Ancora oggi noi cattolici, dopo aver portato fiori sulle tombe e aver pregato per le anime dei defunti, prepariamo il “pane dei morti” con ingredienti della tradizione contadina: farina, uova, frutta secca, aggiungendo del cacao per evocare il nero della morte.
Per celebrare questa giornata, ecco qui sotto la versione lombarda della ricetta che, con piccole varianti, si ritrova in tutta Italia
Ingredienti
500 grammi di biscotti secchi, 300 grammi di zucchero, 250 grammi di farina bianca, 100 grammi di uvetta, 100 grammi di fichi secchi, 50 grammi di canditi, 50 grammi di mandorle, 4 albumi, 1 bicchiere di vino, ½ bustina di lievito, 2 cucchiai di cacao amaro, cannella.
Preparazione
Tritare i biscotti assieme alle mandorle, ai fichi e ai canditi. Aggiungere, quindi, la farina, lo zucchero, la cannella, il cacao, il lievito e l’uvetta ammorbidita per circa 15 minuti in acqua o liquore e mescolare il tutto. Introdurre nel composto anche gli albumi ed il vino del quale si potrà aumentare lievemente la dose se l’impasto dovesse risultare ancora troppo secco. Formare dei panini ovali alti 1,5 cm. ed infornarli per circa 30 minuti ad una temperatura di 180°. Spolverizzare con zucchero a velo.
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