Il 26 giugno scorso è stata presentata una interrogazione parlamentare da Antonio Cuomo del Pd, in cui viene richiesto al Ministro dell’Istruzione di inserire anche il mandolino tra gli strumenti insegnati nelle scuole medie a indirizzo musicale. In effetti allo stato attuale, lo stumento non è presente nella programmazione delle lezioni di musica dei corsi a indirizzo musicale delle scuole medie. Il motivo di questa lacuna è ignoto, nonostante le molte richieste ricevute negli anni di poter accedere all’insegnamento del mandolino e nonostante l’importanza e il grande valore storico che ha questo piccolo strumento. La notizia ha fatto un po’ di clamore e provocato indignazione a cui sono seguite diverse lettere di protesta anche su come è stata riportata la notizia. Il mandolino è forse caduto vittima di una svalorizzazione nel dopoguerra, ma non manca la letteratura classica composta per questo strumento e neanche l’eccellenza delle scuole liutarie che lo costruiscono, è uno strumento diffuso e apprezzato in Europa come tutto il mondo. Inutile specificare che tantissime sono le mandolinistiche e gruppi musicali in tutta Italia. Inoltre come sottolinea anche Cuomo, il fatto che non esistano posti di insegnamento nelle scuole medie crea anche una “discriminazione ai danni di coloro che concludono il corso di studio del mandolino in conservatorio ed il cui titolo, in virtù di tale dimenticanza, attualmente, non è spendibile nell’ambito del lavoro al pari degli altri e uguali titoli di studio in altri strumenti” relegando il mandolino ancora una volta in una immeritata categoria di strumenti musicali di serie B. Speriamo che presto sia posto fine a questa ingiustizia e segnaliamo infine un evento che per chi è in zona può essere l’occasione per una piacevole scoperta, andando a conoscere la storia di 100 anni di mandolino in Lombardia