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Le stranezze del presidente

Il prossimo 14 aprile ricorre l’anniversario della morte di Abramo Lincoln sedicesimo presidente degli Stati Uniti, passato alla storia per aver abolito la schiavitù e per aver dato inizio alla sanguinosa guerra di secessione americana.Figlio di un boscaiolo, dopo aver esercitato per anni come avvocato divenne, nel 1861, il primo presidente repubblicano.
Si racconta che durante la campagna elettorale, non si fece scrupolo di ricorrere ad un modernissimo espediente, quello del ritocco fotografico: per correggere l’antiestetico effetto, spesso visibile nei ritratti, della sua magrezza, venne evidenziato ed inspessito il colletto della camicia ottenendo così una migliore immagine del futuro presidente, che certamente gli giovò.
Stupisce ora che una figura così concreta e di potere, capace di scaltrezza e tenacia politica, diventi  protagonista di un film horror nel ruolo di cacciatore di vampiri!
Prodotto da Tim Burton, arriverà infatti in Italia il 24 Agosto un film dal titolo “La leggenda del cacciatore di Vampiri”, in cui il protagonista pare sia proprio un giovane Lincoln.
Questa l’inverosimile trama: quando Abraham Lincoln aveva appena 9 anni sua madre morì a causa di un’intossicazione nota come il “milk sickness”, la malattia del latte. Solo anni dopo Lincoln scoprirà che non si è trattato di un incidente, ma di un preciso piano ordito da un vampiro locale al fine di riscuotere un debito maturato da suo padre. Da quel momento Lincoln giurerà vendetta per quell’ingiustizia e coltiverà un progetto che mira alla completa eliminazione di tutti i vampiri dalla faccia della Terra.
Ma questa è solo l’ultima delle leggende che accompagnano la figura di “Abe”.
Si racconta infatti che Lincoln appaia sempre alla vigilia della morte di un altro presidente e pare che sia apparso anche a John Kennedy il giorno prima di partire per Dallas.
Celebre è il parallelismo tra le circostanze della  morte di Lincoln e quella di J.F.K.: eletti a distanza esatta di 100 anni, muoiono entrambi assassinati con un colpo di pistola alla testa sparato da un fanatico e vengono entrambi soccorsi dalla propria moglie, senza più riprendere conoscenza. Cento anni intercorrono anche tra la nascita di Booth (assassino di Lincoln) e quella di Oswald (assassino di Kennedy).
John Wilkes Booth e Lee Harvey Oswald erano entrambi sudisti. Tutti e due i presidenti avevano condotto aspre battaglie per i diritti civili dei neri.
Ma non è ancora tutto: Booth assassinò Lincoln in un teatro e si rifugiò in un magazzino. Oswald sparò a Kennedy da un magazzino e si rifugiò in un teatro. A Lincoln successe Andrew Johnson e a Kennedy, Lindon Johnson. Durante il loro ultimo anno di presidenza, sia Andrew sia Lindon Johnson furono travolti da uno scandalo politico, che impedì loro di candidarsi per un nuovo mandato.
Alla luce di questi fatti, però tutto rischia di diventare un mistero!
Tutti sanno che Abraham Lincoln fu il primo presidente americano ad ospitare dei gatti nella sua casa. I biografi raccontano che, prima di prendere un’importante decisione, il presidente se ne stava da solo a pensare accarezzando un micio. Si dice che, durante la guerra di Secessione, Lincoln trovò nell’accampamento del generale Grant tre gattini che avevano perso la mamma. Erano sporchi e denutriti e il presidente ordinò subito che fossero portati alla Casa Bianca e accuditi nel migliore dei modi. E ogni giorno, quando era lontano da Washington, si informava sulla loro salute, ma forse anche qui … gatta ci cova!

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