Vai al contenuto
Home » Blog » L’anima dell’animazione

L’anima dell’animazione

Mostra PIXAR – 25 anni di animazione - PAC Milano

In occasione della tappa milanese della mostra per i 25 anni di Pixar, è davvero un immenso piacere soffermarsi a parlare di questo  straordinario prodotto dell’intrattenimento per immagini: «Il cinema di animazione è forse la forma d’Arte più collaborativa che sia mai esistita» sono parole di John Lasseter guru ispiratore e cuore della Pixar, che per me è un’azienda-mito per diversi motivi, ecco solo i principali.  La frase, pronunciata durante il suo ultimo convegno milanese organizzato da Meet the Media Guru è una riflessione importante riferita ad un’arte popolare, prodotto collettivo composto di centinaia di migliaia di immagini: tante immagini (e suoni, parole, musiche etc.) = tanti tanti artisti, ovvero un’invidiabile armonia tra gruppi di lavoro dedicati a completare ciascuno la sua piccola parte. So che non può essere vero al 100% (ovviamente si tratta di un’industria che fa “girare” investimenti di denaro con cifre da capogiro, non mi illudo su un’analoga paciosità nella componente economica del gruppo di lavoro…) ma mi piace pensare che sia un modello di società “cooperativa”, composta da artisti candidi e infantili in senso adorniano,  i cui risultati rivelano  tutto l’entusiasmo e il divertimento nel proprio lavoro: un prodotto che gronda felicità… e questo è il primo motivo.  Il secondo è che nello spirito del suo direttore creativo, questo gruppo ha subito creduto in pieno nella innovazione tecnologica del proprio settore: la prima casa produttrice cinematografica a realizzare un lungometraggio interamente in “computer generated imagery” (CGI), con un proprio sofisticato software per la renderizzazione dei disegni tuttora in uso e in continuo sviluppo.  Il cinema di animazione ha una storia avvincente, parallela alla storia del cinema e della fotografia, che ha seguito uno stesso percorso tecnologico. In archivio oltre a essere rappresentate alcune tappe dei primordi, importante è la collezione di disegni originali e rodovetri di Libico Maraja, celebre illustratore, che fu disegnatore e scenografo de ‘La Rosa di Bagdad‘ negli anni Quaranta, primo lungometraggio di animazione prodotto interamente in Italia. Inoltre alcune rare fotografie dello studio documentano lo spirito allegro della equipe di disegnatori al lavoro.
.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *