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La luce dell’anima

Ritratti di Ghitta Carell, mostra a cura di Zsazsi Chaillet in collaborazione con Roberto Mutti; in esposizione dal 20 maggio al 26 giugno al Museo Nazionale Ungherese di Budapest. Inaugurazione il 20 maggio alle ore 15:00. Una preziosa testimonianza del lavoro della fotografa ungherese di origini ebraiche, straordinaria ritrattista che operò per molti anni in Italia. Abilissima nella rappresentazione dell’intimo dei suoi illustri soggetti, della loro anima, la faceva emergere costruendola lei stessa, creatrice del loro “look”, della loro “immagine” pubblica. Durante la sessione di ritratto, non solo sceglieva personalmente tra i loro abiti il più adatto alla ripresa ma suggeriva gli atteggiamenti, le pose; inoltre, antesignana del “fotoritocco” ne mitigava le sembianze,  correggendo l’immagine troppo cruda che ne restituiva l’obiettivo: operando pittograficamente sulla lastra negativa con mano esperta.

In Fototeca Gilardi si trova una sezione  importantissima dedicata a Ghitta Carell: custodisce una piccola quantità di lastre, di stampe originali e di oggetti personali “fotografici”, donati dalla stessa fotografa a Gilardi. Egli a cavallo tra gli anni Sessanta/Settanta, venne a conoscenza della stupefacente tecnica e notevole entità del  suo lavoro e appresa da lei stessa l’intenzione di cessare l’attività per trasferirsi in Israele  la appoggiò, nel realizzare il progetto di ritornare alla terra dei “Padri”, con l’aiutarla a promuovere la vendita delle sue immagini; egli valorizzò con sincero e caloroso entusiasmo le sue opere, anche presso altri esperti e i loro committenti. Così, gran parte delle sue meravigliose lastre fotografiche pittografate, fu acquistata da 3M:  le stampe di tali lastre si trovano alla Fondazione 3M. Zsazsi Chaillet ha concepito la mostra componendola di più livelli di lettura: una sezione raccoglie una scelta di stampe delle lastre che illustra una panoramica del suo lavoro in Italia, un’altra dedicata ai  ricordi personali e alla vita privata della fotografa, e una terza che documenta attraverso cinegiornali d’epoca e altro, come era percepito il suo lavoro fotografico nella società italiana del tempo.

1 commento su “La luce dell’anima”

  1. Pingback: Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi » ed ora ci vuole un po’ di Poesia

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