Il 7 dicembre prossimo, la nuova stagione della Scala di Milano verrà inaugurata dal Don Giovanni di Mozart, opera scritta su libretto di Lorenzo da Ponte, incensata da filosofi come Soren Kierkegaard e scrittori come George Bernard Shaw, rappresentata per la prima volta a Praga il 29 ottobre 1787 in presenza, tra gli altri, di Giacomo Casanova. Casanova era grande amico di Da Ponte, accomunato all’amico prete dalla stessa passione per il genere femminile e per le avventure galanti prive di rimorsi. Anche Mozart, da parte sua, non era insensibile all’argomento licenzioso, infatti “Il dissoluto punito ossia Il Don Giovanni” segue “Le nozze di Figaro”, altra opera in cui Mozart racconta l’istinto di conquista di un nobile verso una cameriera e verrà seguita da “Così fan tutte”, allegro inno all’infedeltà femminile che si gioca intorno allo scambio di coppia.
Il Don Giovanni di Mozart, ricalcando quello di Molière, è un libertino impenitente, ateo e irriverente al punto da scherzare con le ombre dell’aldilà e sfidare persino il giudizio divino, ma possiede anche uno scanzonato disprezzo per i sentimenti ed una massiccia dose di misoginia.
Ai nostri occhi, nonostante il divertimento suscitato dai suoi modi, è inaspettatamente riconoscibile come tristemente moderno, nel suo irriducibile amor proprio contrabbandato da amore per le donne, e nella brutale e ostinata resistenza di fronte alle sue responsabilità.
Don Giovanni – Wolfgang Amadeus Mozart
Dal 7 Dicembre 2011 al 14 Gennaio 2012
Durata spettacolo: 3 ore e 15 minuti
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