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Il 12° Presidente

In attesa del nuovo Presidente della Repubblica italiana, mentre (dopo aver ventilato nomi come quello di ProdiD’Alema) il PD sceglie all’unanimità Sergio Mattarella e mentre si dissolve, come al solito, la possibilità di vedere una figura femminile sul Colle, gli italiani sognano un nuovo Pertini e i politici, un nuovo Napolitano. Due figure piuttosto antitetiche: il primo, ex partigiano, socialista, schietto e sanguigno, tanto amato dalla gente da avere un posto d’onore,  anche ora, tra i più citati su Facebook; il secondo ex comunista, solenne, tradizionalista, accompagnato tra l’altro dalla leggenda che lo vuole figlio illegittimo di re Umberto II, capace di suscitare entusiasmi in ambienti conservatori.
Il prossimo presidente sarà il 12° e non si può nascondere che siano in molti a sperare in un “miracolo” che porti al Quirinale un personaggio tanto originale quanto lo è Papa Francesco per l’altro “trono” italiano, Papa che è riuscito a colmare la nostalgia popolare per l’amatissimo Giovanni XXIII.
Per questo, giocando con le parole e rifacendomi ai motti che San Malachia associò profeticamente ai Papi (dal 1143 in poi), vorrei associare  ad ognuno degli ex presidenti un loro aforisma, lasciando il 12° aperto alla fantasia (o alle speranze) di ciascuno:
Enrico De NicolaM’inchino alla volontà popolare
Luigi EinaudiConoscere per deliberare.”
Giovanni GronchiLa prosperità conquistata con la collaborazione di tutti deve essere ripartita equamente fra tutti”
Antonio Segni ogni opera di governo, seppur provvida, sarebbe vana ove non fosse accolta da ogni cittadino come opera di giustizia
Giuseppe SaragatGli italiani guadagnano netto, ma vivono lordo.
Giovanni LeoneOccorre scoprire ciò che ci unisce invece di disperdersi nella ricerca di ciò che ci divide
Sandro PertiniLa libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.”
Francesco CossigaIo ho dato al sistema picconate tali che non possa essere restaurato, ma debba essere cambiato.
Oscar Luigi ScalfaroNon scrivete mai sotto dittatura e sotto dettatura.
10° Carlo Azeglio CiampiUna società che spende centinaia di miliardi in armamenti e consente che ogni anno muoiano di fame 5 milioni di bambini è malata di egoismo e di indifferenza.
11° Giorgio Napolitano “Auspico fortemente che tutti sappiano onorare i loro doveri concorrendo nel rafforzamento delle istituzioni repubblicane.”
12° Presidente  “… (voi che direste?)

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