Il Segno dei Pesci rappresenta l’ultimo passo dell’evoluzione dell’umanità, quello che porta a uno stadio successivo di coscienza.
Il 12° segno, che conclude il percorso zodiacale, ci parla della fase che precede una nascita sotto nuova forma e per questo, simbolicamente, racchiude il concetto di metamorfosi, di adattamento, ma anche di abbandono della vecchia esistenza preludio a un’esistenza nuova. Così, quando pensiamo a come il temperamento Pesci può rapportarsi col mondo delle immagini, il primo pensiero corre a tutto quel complesso di istanze religiose o mistiche che nel corso del tempo hanno prodotto in ogni cultura opere grandiose: sotto il segno dei Pesci possiamo comprendere gli affreschi e i dipinti che rappresentano l’aldilà o l’Eden, quelli che raffigurano giudizi universali, divinità e angeli, i mandala che alludono al ciclo delle reincarnazioni e persino i più comuni “santini” o l’arte funebre.
Il Cielo, inteso in senso astratto, ma anche materiale e fisico, è uno dei soggetti che un Pesci ritrae o ammira con più facilità: il suo pensiero è sempre rivolto al mistero racchiuso nell’universo, nell’immensità insondabile dello spazio, a quella parte della realtà (che un Pesci non distingue dalla fantasia) che non presenta confini. Anche le profondità dell’Oceano, piene di strane creature, di buio, di tesori, di silenzio, attirano l’artista Pesci che, se fotografo, si orienta verso la fotografia subacquea.
Queste creature sognanti e poetiche hanno un animo aperto a tutto, per loro ogni cosa è possibile, tutto ha dignità di esistere, tutto può essere ritratto; il loro linguaggio preferito è il simbolismo, la loro pennellata è poco netta e il tratto è confuso; il mondo Pesci è pieno di colori che sfumano mescolandosi gli uni agli altri, suggerendo le forme reali e alludendo a luoghi fantastici, perché descrivere il mondo così com’è non è proprio nelle corde del segno. In quest’ottica, l’idea ottocentesca di fotografare fantasmi e anime defunte nasce proprio da una mentalità pescina, così come quella di immortalare l’aura o l’energia che si trasforma in materia. Altra passione dei Pesci è quella per la musica e i musicisti, che i rappresentanti del segno ritraggono nell’atto di esibirsi, quando non scelgono di mettere sulla tela direttamente il brano musicale. Il Pesci, in sostanza, è un impressionabile impressionista.
In quest’ultimo tratto di Zodiaco troviamo anche la rinuncia a tutto ciò che è regola: i Pesci ritraggono le stranezze del mondo, amano soffermarsi sugli ultimi, sui sofferenti, sui mendicanti, su coloro che la società perfettamente funzionante lascia indietro con crudeltà, ma il Pesci è anche il segno della speranza, della provvidenza, del miracolo, della salvezza divina per questo le sue opere figurative non risultano cupe e grevi: dietro alla coltre di sofferenza traspare sempre amore, c’è sempre una luce seppur lontana che guida come un faro il nostro percorso verso la rinascita.
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