Il modesto fiore azzurro dell’Issopo (Hyssopus Officinalis L.) ci parla di purificazione. Scriveva Anatole France: “Anacoreti e cenobiti vivevano nell’astinenza, prendendo qualche cibo non prima che il sole fosse tramontato, e tutti i loro pasti si riducevano a puro pane con un po’ di sale e d’issopo.”
Nel Medio Evo questa pianta aromatica dall’odore intenso veniva sparsa sul pavimento assieme al rosmarino e al timo per tener lontane le malattie contagiose, ma l’utilizzo dell’Issopo, lamiacea diffusa in tutto il Mediterraneo e in Asia Centrale, risale a millenni prima e la troviamo sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento: nel Salmo 51 (più altre undici volte) nella Bibbia e nel Vangelo (S.Giovanni, 19,28-30) nel momento dell’agonia di Gesù: ” … C’era quivi un vaso pieno di aceto. Quelli, messa una spugna piena d’aceto su un issopo, gliel’accostarono alla bocca.”.
Plinio indica l’Issopo come uno degli ingredienti principali nei preparati contro i pidocchi ed il prurito alla testa; mescolato con sale, contro il morso dei serpenti; con granchi, per provocare le mestruazioni. Da sempre considerato dotato di grandi virtù purificanti sia per il corpo che per lo spirito, veniva impiegato per aspergere l’acqua ed il sangue nei riti sacri: se ne facevano fascine da usare come scope nella pulizia dei templi e se ne adoperavano le foglie in decotti anche per combattere il flagello della lebbra.
L’Issopo, nella tradizione erboristica, “scioglie la flemma nel petto e nel polmone” cioè ha un’azione tonica e stimolante sul respiro e fluidificante delle secrezioni, è ottimo come mucolitico, grazie al suo pregiato olio volatile che, attraverso suffumigi, viene inspirato per placare la tosse.
E’ presente in molte prescrizioni di Ippocrate, e più tardi in quelle di Dioscoride e Galeno, anche come rimedio per gli spasmi intestinali causati da intossicazioni da funghi o da piombo, il mal di gola ed il mal di denti; si usavano soprattutto i fiori e le foglie in infusi o pozioni con vino ed aceto, ma erano impiegate anche le bacche contro l’itterizia e l’epilessia. A questo proposito va sottolineato che l’utilizzo dell’olio essenziale di Issopo ha numerose controindicazioni per il suo forte impatto sul sistema nervoso centrale quindi non bisogna abusarne.
L’Issopo è anche tra i principali ingredienti del caratteristico liquore Chartreuse, del vermouth, di liquori d’assenzio e dell’ acqua di colonia.
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