Facendo il possibile per passare inosservati (e ci siamo riusciti benissimo), ieri con noncuranza e insensata sobrietà abbiamo festeggiato il sessantesimo “compleanno” della Fototeca Gilardi che è stata fondata il 16 dicembre 1959, da Ando Gilardi e da sua moglie Luciana Barbarino. Questo stesso giorno era anche il compleanno di Luciana, quindi sicuramente un “omaggio” alla sua figura, da parte del marito.
La Fototeca nasceva a Roma, con il nome Fototeca Storica Nazionale nei locali che corrispondevano anche all’abitazione dei due coniugi, nasceva come una casa-studio dove oltre agli archivi c’erano anche gli impianti di riproduzione. Negli anni si è evoluta e ampliata cambiando anche qualche volta il nome, che negli anni Ottanta era diventato lunghissimo Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi – Archivi Elettronici Iconografici, in omaggio alle nuove tecnologie in quegli anni adottate e che poi nel secondo decennio del Duemila si contrae in un rapido Fototeca Gilardi: rapido come la trasmissione di un bit. L’archivio dalle prime riproduzioni su lastra, carta e pellicola si è oggi smaterializzato in digitale.
In questi sessant’anni in Fototeca si sono realizzate innumerevoli mostre collaborando con le maggiori industrie fotografiche come Ferrania, Kodak, Ilford…; illustrate migliaia di pagine e di copertine di libri, giornali, riviste; svolto centinaia di ricerche iconografiche per le più diverse applicazioni dal quarto di pagina sul periodico al frame del totem museale. I Gilardi con somma cura hanno dato il loro quotidiano apporto dal 1959 al 1993 e noi, Elena Piccini e Patrizia Piccini, dal 1985 …a oltranza: siamo ancora qui. Siamo cresciute con la Fototeca e per uno strano caso… abbiamo più o meno la stessa età!