(una foto al giorno leva l’ignoranza di torno) a cura di Lost Dream Editions
La radio e le fotografie, soprattutto quelle in movimento, ci hanno regalato Mussolini; le immagini trasmesse da lontano, la televisione, Berlusconi.
Il capretto, sotto lo sguardo attento di Etienne-Jules Marey e dei suoi collaboratori, dà il suo contributo allo studio del movimento registrato fotograficamente: è da queste ricerche che avrà origine il cinematografo, un’invenzione che guadagnerà uno spazio enorme nell’immaginario collettivo. Grazie agli ascolti della radio nelle piazze e nelle scuole e al fascino del cinematografo, i cui gestori erano tenuti per legge a proiettare i filmati LUCE, i cinegiornali di quegli anni il cui acronimo si risolve in L’Unione Cinematografica Educatrice, Mussolini guadagnerà un enorme consenso, consenso che Berlusconi farà suo in brevissimo tempo grazie al cinema “gratuito” portato nelle cucine nei tinelli nei salotti e nelle camere da letto. Chi legge si ricorda ancora i grandi, enigmatici, manifesti del bambino col patello che dice «Fozza Italia»? Con lo slogan tratto dal mondo del calcio iniziava in sordina un nuovo modo di fare politica che mutuava non pochi elementi dal delirio collettivo degli stadi e proponeva la telerappresentazione di una “realtà” inesistente fatta di facili guadagni regalati da telequiz demenziali e di ragazze ignoranti che diventavano, per la loro bellezza, modello da imitare per le giovani e oggetto di desiderio proibito per gli anziani, il tutto amalgamato da un diluvio di violenza, ‘made in USA’ soprattutto.
Nell’immagine:
Etienne-Jules Marey e collaboratori nella Station Physiologique, 1887.
( da E.J.Marey. 1830/1904, Centre Georges Pompidou 1977 )