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Benessere termale

Complice la sempre crescente attenzione per il corpo e per le cure naturali, il sogno di trascorrere qualche giorno in un centro benessere termale, tra massaggi, bagni depurativi e atmosfere rilassanti accomuna molti di noi.
Le proprietà curative dell’acqua per molto tempo furono considerate di origine magica, ma già nel V secolo a.C. erano conosciute le proprietà benefiche delle sorgenti sulfuree, capaci di attenuare i dolori muscolari ed articolari e di curare le malattie della pelle.
Durante il periodo imperiale, gli antichi romani costruirono dei grandiosi edifici termali che rappresentarono per l’epoca, un’istituzione sociale a tutti gli effetti. A quell’epoca le terme erano un elemento culturale centrale per gli abitanti delle città e costituivano già allora dei veri e propri centri benessere, aperti a tutti. I romani le frequentavano quotidianamente ed indipendentemente dal ceto sociale, vi effettuavano bagni in acqua calda e fredda, saune e docce.  Ai complessi più grandi, erano annesse biblioteche, sale per riunioni e conferenze, palestre, stadi, solarium e le tariffe erano scrupolosamente contenute per permetterne la frequentazione da parte dei ceti meno abbienti.
Dopo un periodo di declino, in epoca medievale vennero classificati i vari tipi di acque in base alle singole capacità curative: le acque sulfuree erano guaritrici delle affezioni cutanee mentre quelle salsobromoiodiche curavano la sterilità femminile.  Accanto al bagno e all’assunzione dell’acqua termale per via interna, comparvero le terapie inalatorie e sudatorie nelle grotte naturali e l’applicazione di fanghi.
Ma le proprietà curative delle acque tornarono davvero in auge solo in epoca rinascimentale fino ad ottenere un riconoscimento ufficiale nel secondo decennio del ‘700, quando la scienza medica iniziò a indicare i bagni termali, e poi anche marini, come speciali pratiche terapeutiche.
Nell’800, con l’ulteriore progredire delle scienze chimiche, fisiche e biologiche, l’acqua minerale diventò un farmaco naturale. I reparti di cura degli stabilimenti vennero ampliati e potenziati, mentre la stazione termale si trasformò da luogo puramente di svago a qualcosa di molto simile all’antico luogo romano di salute, di riflessione e di socializzazione.

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