(una foto al giorno leva l’ignoranza di torno) a cura di Lost Dream Editions
Lo stencil è stato inventato circa 30.000 anni fa. Dopo avere riempito la bocca con un colorante, l’ “artista” lo spruzzava sulla mano appoggiata alla parete della caverna, ottenendone un’immagine a risparmio, che possiamo vedere come un’icona automatica e contemporaneamente come il più antico esemplare di “firma”. Firma che, secoli dopo, la chiesa cattolica impedirà agli artisti di apporre sulle loro opere, costringendoli a nascondere il proprio volto fra i personaggi ritratti o a rivendicarne la paternità, come farà Michelangelo Buonarroti, incidendo nel marmo della “Pietà” il proprio nome di nascosto e in fretta, come dimostrano gli evidenti errori ortografici.
Un’altra “firma” iconica, irrimediabilmente legata alla criminalità, è quella forzosamente rilasciata da un polpastrello in un ufficio di polizia. Tempo fa, da esponenti di forze politiche non democratiche, era stata avanzata la proposta di prelevare d’ufficio quelle “firme” agli extracomunitari, ovviamente intendendo con questa parola non certo gli svizzeri gli statunitensi e il papa. Ho risposto a quella vergognosa proposta «portando in classe un tampone per timbri con l’inchiostro verde e invitando tutti a riempire un grande foglio, su cui avevamo scritto “Siamo tutti extracomunitari”, con le impronte digitali del nostro dito indice. Alcune allieve e allievi lo erano davvero, e ci siamo divertiti a creare un’opera d’arte che ricordava curiosamente le molteplici impronte di mani lasciate dai nostri antenati del Paleolitico, con la tecnica “a risparmio”, sulle pareti di tante caverne. Una sola allieva, italiana, aveva avuto paura a dichiarare la propria “extracomunitarietà”, ma per fortuna l’ingresso, a fine ora, della prof. di matematica, verso cui l’insicura nutriva maggior fiducia che nei miei confronti, ha risolto il problema: la prof. ha ammirato l’opera d’arte politico/paleolitica e ha voluto aggiungere la propria impronta, imitata, anche se non proprio entusiasticamente, dalla “dattiloscopofobica”».
(da Nello Rossi, Il bosco incantato. Appunti per una morflogia della pornofiaba, Lost Dreams Editions 2008 , scaricabile gratuitamente dal sito www.lostdreamseditions.it
Nell’immagine:
Mano a risparmio. Grotte du Pech Merle ( Lot, France )
( da www.wikimedia.org )