Come abbia fatto una povera fanciulla senza dote e priva di quelle malizie tipiche delle seduttrici, a sposare Re Sole è un mistero degno di essere raccontato.
Madame de Maintenon, moglie morganatica (e segreta!) del più longevo re di Francia, sua confidente, amica, consigliera e conforto degli ultimi anni era figlia di Constant d’Aubigné un nobile caduto in disgrazia e imprigionato nella fortezza di Niort, ugonotto di antica famiglia aristocratica, truffatore e omicida della prima moglie e del di lei amante. Proprio tra le mura della prigione di Niort nasce il 27 novembre 1635, sotto il segno del Sagittario, la piccola Françoise d’Aubigné. Certamente nascere sotto il segno più ottimista dello Zodiaco sarà d’aiuto alla piccola marchesa, nel corso di una vita che la vedrà in difficoltà fin dall’inizio.
Sua madre è la figlia del direttore della prigione, la venticinquenne Jeanne de Cardilhac, di un quarto di secolo più giovane del nobile D’Aubigné, e Françoise è la loro terza figlia. Françoise viene battezzata secondo la volontà della madre con rito cattolico. Quando la piccola terzogenita della coppia ha 4 anni, il marchese D’Aubigné viene liberato. Rifiutandosi di abiurare la fede calvinista decide di trasferire tutta la famiglia in Martinica, lontano dai dissidi religiosi che ancora agitano la Francia e va a ricoprire la carica di governatore di una piccola isola dove ha il progetto di diffondere la coltivazione della canna da zucchero. Purtroppo il temperamento dilapidatore del padre di Françoise – evidente nella tensione tra Sole (figura paterna), Plutone (potere) e Giove (denaro) – si rivelerà ancora una volta incorreggibile e presto la famiglia si troverà a vivere nella totale miseria. La madre, rappresentata da una dolce Luna Cancro trigona a Nettuno (illusioni) in Scorpione e quadrata a Urano in Bilancia, cerca di dotare la figlia di una cultura vasta e di principi morali solidi, trasmettendole però tutto l’orgoglio di appartenere ad una delle più nobili famiglie di Francia. Alla morte del marito, nel 1645, totalmente priva di mezzi e probabilmente troppo debole per procurarseli, è costretta ad affidare la figlia di 10 anni alle cure altrui.
La prima a reclamare l’affido di Françoise è la zia paterna, amabile e sinceramente preoccupata per la nipote: Madame de Villette, fervente calvinista, educa Françoise alla carità e alla tolleranza. Ma ben presto il timore materno per un’educazione religiosa “sbagliata” strappa la piccola all’amata zia paterna per affidarla alla ben più severa e fredda zia materna, Madame de Neuillant, cattolica intransigente e ben decisa, con l’appoggio della Regina madre, a spezzare in Françoise il sincero fervore religioso protestante.
La tensione tra principi cattolici e protestanti sarà una costante della vita della futura Marchesa di Maintenon, come vuole la logica zodiacale che pone sotto il dominio del Sagittario i dogmi religiosi, la filosofia e l’etica. La congiunzione Sole-Venere nel libero Sagittario rende la giovanissima Françoise d’Aubigné decisamente più propensa ad abbracciare i dogmi protestanti piuttosto che quelli cattolici, ma la posizione ostile di Plutone nel segno conservatore del Toro e di Giove (etica) nella Vergine, la riportano forzatamente nei binari della religione ufficiale, attraverso un’opera di costanti umiliazioni da parte della zia che la tratta come una serva (situazione ben ravvisabile nella dura congiunzione tra Mercurio e Saturno nella casa 4^ della famiglia) e di un soggiorno coatto in convento (Giove in 12^ casa quadrato al Sole). Per fortuna la dolcezza cancerina della sua Luna resta in qualche modo protettiva e, anche all’interno del convento, si affaccia una figura di riferimento affettuosa e accudente nei panni di Suor Celeste, alla quale la dodicenne Françoise si lega moltissimo. Alla fine la ragazza abiura a malincuore il calvinismo perdendo la protezione della zia De Villette (che smetterà di pagarle la retta presso le orsoline) e nell’ormai totale disinteresse della zia De Noailles, che ha ottenuto ciò che voleva.
A sedici anni le vengono prospettate due alternative: farsi suora o sposare un vecchio deforme. Françoise, da buona Sagittario, abbozza e sceglie la via che può darle maggiore libertà: decide di sposare Monsier Scarron e di essere comunque una brava moglie. E come spesso succede ai Sagittari, nonostante la situazione sembri misera e senza via d’uscita, la vita inizia a sorriderle: Scarron è uno spirito colto e brillante, tollerante e saggio in un corpo deformato dall’artrite, ma dona alla giovanissima moglie (che è moglie solo sulla carta e mai lo diventerà realmente) la possibilità di conoscere tutti i personaggi più in vista della corte francese. Scarron, maestro della letteratura burlesca, scrittore, intellettuale, è quel padre che Françoise non ha mai avuto; l’ha sposata mosso a pietà e con autentico slancio di generosità. La ragazza sotto la guida dell’anziano marito, apprende, studia, esprime senza paura la sua profonda intelligenza. Lui la chiama “bella indiana” e la storia dell’infanzia in Martinica contribuisce a crearle intorno quell’alone di fascino esotico tipico delle donne Sagittario. Lei si affeziona moltissimo all’anziano scrittore e pian piano il rigore morale che la contraddistingue inizia ad avere un influenza nelle opere del marito che si ripuliscono dalle volgarità acquistando un umorismo più fine. È amabile e spiritosa, diretta nel parlare, intelligente, accogliente e amata da tutti, e ben presto si trova alla guida di uno dei più frequentati salotti letterari francesi.
Le fonti sull’ora di nascita di Françoise D’Aubigné sono incerte, ma qualcuno ipotizza per lei un ascendente Vergine; l’ipotesi , stando alla modestia e alla totale mancanza di superbia che quasi tutti i biografi le imputano, potrebbe essere fondata. Un ascendente Vergine sarebbe in accordo anche con il suo gusto parco nel vestire, nel desiderio di non apparire, nel suo continuo sminuire meriti che alcuni adulatori le attribuivano e che lei riteneva di non avere, nel desiderio di operare “al servizio” di qualcuno di importante e con il ruolo che la porterà pian piano a diventare la moglie segreta del Sovrano, cioè quello di governante degli amatissimi figli illegittimi di Re Sole. L’ascendente Vergine porrebbe la Luna (devota all’infanzia poiché nella sua sede cancerina) in casa 10^, che associa la realizzazione della vita alla maternità. Non una maternità fisica, ma “adottiva” come vuole la quadratura che lega la Luna al pianeta Urano, che governa i legami non genetici.
La futura Madame de Maintenon, nel ruolo di governante, fu infatti la vera madre dei numerosi figli della favorita di Luigi XIV, M.me de Montespan, la quale aveva fortemente voluto la virtuosa Françoise in quel ruolo.
Fedele ai suoi principi morali, ma decisa a rispondere solo al re in merito all’educazione degli amatissimi bambini, M.me Scarron (così era conosciuta) si scontrò per anni con M.me de Montespan, madre decisamente poco materna e via via sempre più capricciosa e arrogante. Sebbene dovesse a quest’ultima il ruolo assegnatole, il fatto di aver allevato praticamente da sola i figli del Re nel segreto di una tenuta lontana da Versailles, nel quasi disinteresse generale, la metteva in una posizione di grande forza.
È noto che le lacrime più amare le pianse M.me Scarron e non M.me de Montespan, alla morte della primogenita illegittima del re alla tenera età di 3 anni, commuovendo persino Luigi XIV che si ritrovò a pensare che “sarebbe stato bello poter essere amati da lei” con tale fervore. Ed anche il piccolo Duca di Maine era riuscito a camminare quando nessuno ormai lo sperava più, solo grazie alle insistenze della sua affezionata governante che lo aveva voluto sottoporre a delle cure termali contro il parere della madre.
In mezzo a una corte di ruffiani e adulatori, di persone arriviste e superficiali, certamente M.me de Maintenon era una perla rara. Fu forse in quel momento che l’attenzione del Re per quella modesta, ma saggia e amabile “madre adottiva”, iniziò a trasformarsi in ammirazione. Quando lo “scandalo dei Veleni” a corte vide coinvolta anche la favorita del Re, Luigi XIV decise di allontanare la Montespan e, dopo aver assegnato alla governante dei suoi figli una tenuta e il titolo di marchesa, iniziò ad assecondare il proprio bisogno della sua costante presenza sia per conversare di argomenti profondi, sia per avere consigli pratici relativi alle questioni di governo. Tutto si può dire di un Sagittario, ma non che si sottragga al ruolo di “consigliere”. I rappresentati del Segno elargiscono con grande piacere consigli, anche quando non sono richiesti, figuriamoci quando lo sono e quando è un Sovrano a chiederli.
Unica a corte ad aver sempre rispettato la regina Maria Teresa, moglie del sovrano, le fu accanto con affetto anche nel momento della morte, nonostante la sua vicinanza a Luigi XIV preludesse già a quello che sarebbe accaduto pochi mesi dopo, cioè un matrimonio morganatico che i due celebrarono in segreto.
Sempre un passo indietro al re e mai ufficialmente regina, M.me de Maintenon era diventata indispensabile al sovrano. Anche i consigli di guerra si tenevano in sua presenza e il re, nel dubbio, chiedeva sempre il parere di quella che ormai chiamava con l’appellativo di “Vostra Solidità”, seduta distante dal tavolo del Consiglio, intenta a cucire in silenzio, ma il cui peso era universalmente noto.
Sempre memore delle sue difficoltà infantili si era dedicata anima e corpo ai “bambini reali”, e con la stessa passione (contando solo sulla sua rendita di governante) aveva anche fondato, nel 1679, un Collegio per accogliere, istruire e dare una dote alle figlie di famiglie nobili cadute in disgrazia, perché non passassero ciò che aveva dovuto passare lei in gioventù. Come molte donne segnate dal pianeta X-Proserpina, astro associato al femminile e alla prosperità, anche Françoise D’Aubigné sentiva la spinta a favorire l’educazione femminile e a sostenere economicamente le giovani fanciulle; molti elementi del suo oroscopo remavano in quella direzione: dal Sole sagittariano in 3^ casa (associato all’istruzione) alla Luna Cancerina in 10^ (che le dava una visione della donna indipendente), dal Giove vergineo in 12^ casa (soccorritore delle “cenerentole”) al trigono Marte-Plutone che la rendeva coraggiosa e per nulla succube del destino.
E la Provvidenza, che nei panni di quel Giove in 12^ casa, l’aveva tante volte soccorsa sotto forma di aiuti insperati, si manifestò anche nel caso del suo progetto educativo: il Re nel 1683 le regalò la casa di Noisy nel parco di Versailles, in cui poté trasferire le “sue ragazze” e due anni più tardi fece costruire la Casa di San Luigi a Saint-Cyr dotandola di sostanze sufficienti a crescere ed istruire ben 250 nobili povere.
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