Il 5 e 6 gennaio, due fiocchi azzurro e rosa (Melchiorre e Befi Epifània Fanny) si aggiungono alla piccola comunità quadrupede amica che vive nel Bosco degli equidi sulle colline piemontesi. Dedichiamo ai nuovi nati questo post ricordando a tutti (e forse questo sorprenderà qualcuno), come l’asino sia animale totem di tutto rispetto. La simbologia dell’asino è molteplice e fornisce sicuramente interpretazioni anche opposte tra loro in quanto diventa simbolo sia di sapienza come di ignoranza. Storicamente l’asino è protagonista delle varie mitologie: in quella egiziana, è l’animale sacro di Seth (fratello e assassino di Osiride), in quella indoeuropea è simbolo di regalità e saggezza. Appartiene alla mitologia cinese il magico asino di Chang-Kuo-lao, uno degli otto Immortali. Nella mitologia greca e romana Mida, re di Frigia, fu punito da Apollo facendogli crescere le orecchie d’asino. Asino era la cavalcatura di Sileno, precettore di Dioniso. Potremmo continuare ancora con altri esempi in altre mitologie… anche nella tradizione ebraica l’asino ebbe una parte di rilievo. Usato come cavalcatura abituale, serviva anche come bestia da soma e da tiro, per le sue qualità di animale vigoroso e di facile mantenimento. Gli ebrei nell’antichità ritenevano, che questo animale, creato da Dio nel sesto giorno, era destinato ad apparire nei momenti più solenni della loro vita religiosa. Fu così l’asino di Balaam che servì ad Abramo per portare sul monte la legna destinata al sacrificio di Isacco e condusse nel deserto la moglie ed i figli di Mosè. La presenza dell’asino, è importante anche in diversi momenti della vita di Gesù: un asino lo riscalda nella grotta, un asino è il mezzo di trasporto della la fuga in Egitto, un asino è la cavalcatura con cui entra trionfante in Gerusalemme. Dalla miltologia e dalle religioni anche la letteratura ha coltivato e diffuso nei secoli protagonisti asini/uomini o asini prodigiosi o asini semplicemente cavalcature come quella di Sancio Panza. Pinocchio si riscatta dalla metamorfosi asinina ottenuta come punizione e monito per la sua superficialità e scelleratezza con una sorta di auto-sacrificio. Lucio è L’Asino d’Oro di Apuleio, Fauvel appare nelle rappresentazioni Medievali dei Chiarivari. Nella cultura medievale dei paesi francofoni del centro Europa impossibile non ricordare L’Asinaria Festa rappresentazione del periodo carnevalesco come le Feste dei Folli. Anche il cinema d’animazione in questi anni ha fatto di questo animale un esuberante protagonista, e stiamo pensando al Ciuchino compagno di avventure dell’orco Shrek. Agli asinelli è affidato anche un compito di rilievo nella zooterapia (pet therapy con asini = Onoterapia), una terapia dolce, basata sull’interazione uomo-animale. Quest’ultimo esempio ci fa capire come sia importante, forse specialmente in questi tempi caratterizzati più dalla tecnologia che dai rapporti biologici, il rapporto tra animali, bipedi o quadrupedi che siano, anche se hanno lunghe orecchie d’asino, simbolo immeritato di ignoranza.
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Un altro fiocco ….si aggiunge alla piccola comunità quadrupede amica che vive sulle colline piemontesi. Dedichiamo ai nuovi nati questo post ricordando a tutti come l’asino sia animale totem http://it.wikipedia.org/wiki/Totem di tutto rispetto, anche se forse questo sorprenderà qualcuno. La simbologia dell’asino è molteplice e fornisce sicuramente interpretazioni anche opposte tra loro in quanto diventa simbolo sia di sapienza che di ignoranza. Storicamente l’asino è protagonista delle varie mitologie: in quella egiziana, è l’animale sacro di Seth (fratello e assassino di Osiride), in quella indoeuropea è simbolo di regalità e saggezza. Nella mitologia cinese si ricorda il magico asino di Chang-Kuo-lao, uno degli otto Immortali. Nella mitologia greca e romana Mida, re di Frigia, fu punito da Apollo facendogli crescere le orecchie d'asino. Asino era la cavalcatura di Sileno, precettore di Dioniso. Potremmo contunuare ancora con altri esempi in altre mitologie… anche nella tradizione ebraica l'asino ebbe una parte di rilievo. Usato come cavalcatura abituale, serviva anche come bestia da soma e da tiro, per le sue qualità di animale vigoroso e di facile mantenimento. Gli ebrei nell’antichità ritenevano, che questo animale, creato da Dio nel sesto giorno, era destinato ad apparire nei momenti più solenni della loro vita religiosa. Fu così l'asino di Balaam che servì ad Abramo per portare sul monte la legna destinata al sacrificio di Isacco e condusse nel deserto la moglie ed i figli di Mosè. La presenza dell'asino, è importante anche in diversi momenti della vita di Gesù: un asino lo riscalda nella grotta, un asino è il mezzo di trasporto della la fuga in Egitto, un asino è la cavalcatura con cui entra trionfante in Gerusalemme. Dalla miltologia e dalle religioni anche la letteratura ha coltivato e diffuso nei secoli protagonisti asini/uomini o asini prodigiosi o asini semllicemente cavalcature come quella di Sancio Panza. Pinocchio si riscatta dalla metamorfosi ottenuta come punizione e monito per la sua superficialità e scelleratezza con una sorta di auto-sacrificio. Oggi agli asinelli è affidato anche un compito di rilievo nella zooterapia (pet therapy con asini =Onoterapia), una terapia dolce, basata sull'interazione uomo-animale. Quest'ultimo esempio ci fa capire come sia importante, forse specialmente in questi tempi caratterizzati più dalla tecnologia che dai rapporti biologici, quanto sia invece importante il rapporto tra animali, bipedi o quadrupedi che siano.