Per chi da sempre ha passione per la storia, le tradizioni popolari e le testimonianze del passato, non può che essere fonte di gioia e di curiosità la notizia della nascita della Banca Mondiale delle Conoscenze Tradizionali. Questo organismo, presentato alla stampa qualche mese fa con il nome di ITKI (International Traditional Knowledge Institute) sostenuto dall’Unesco, vorrebbe adoperarsi per preservare un prezioso corpo di antichi saperi ecosostenibili che, a causa delle migrazioni e dell’abbandono dell’agricoltura, rischia di scomparire. L’idea sarebbe quella di raccogliere testimonianza delle decine di milioni di tecniche tradizionali presenti sul pianeta al fine di aiutare la tutela culturale e ambientale. Così antichi sistemi di irrigazione , anche risalenti al neolitico, ma non per questo meno “tecnologici” o opportuni di quelli moderni, potrebbero salvarsi dall’oblìo rivelandosi preziosissimi per recuperare terreni aridi, senza consumo di energia. Oppure i giardini pensili ed i “tetti verdi”, da sempre utilizzati per una climatizzazione naturale a “zero emissioni”, potrebbero finalmente sostituire i malsani condizionatori moderni. Questa banca dati sarà a disposizione di governi, pubbliche amministrazioni, aziende e cittadini per permettere la diffusione di semplici pratiche sostenibili ed innovative sia in agricoltura che in campo architettonico, idraulico, energetico, artigianale, alimentare. Speriamo che questo bellissimo progetto, ancora in fase di realizzazione, possa mettere presto buone radici e fruttificare!
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