A5405 era la matricola di prigioniero ad Auschwitz di Nedo Fiano. Un numero che Fiano porta ancora oggi sul braccio. In occasione della Giornata della Memoria 2012, la Provincia di Milano, presenta un nuovo video della collana Gente di Milano dedicato a Nedo Fiano (1925), ebreo, sopravvissuto alla deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz, oggi uno dei più attivi testimoni dell’esperienza dell’Olocausto.
A5405. Nedo Fiano
di Aurelio Citelli
giovedì 2 febbraio, ore 21 Sala Merini (Spazio Oberdan)
via Vittorio Veneto, 2 – Milano
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Info: Provincia di Milano – Medialogo 02 77402807 a.citelli@provincia.milano.it
Attraverso il racconto di Fiano, fotografie di repertorio della sua famiglia e la ripresa di momenti di testimonianza nelle scuole, il video rievoca la vicenda di Nedo, dalla discriminazione delle leggi razziali del 1938 alla deportazione ad Auschwitz, dalla liberazione nel campo di Buchenwald alla ricostruzione di una vita ricca di impegni, dalla laurea alla Bocconi al lavoro come consulente a Milano, all’attività di scrittore fino alla fondamentale figura di testimone soprattutto nei confronti degli studenti.
“Mai avremmo pensato che saremmo stati condannati perché professavamo un religione diversa dagli altri. Questo fu l’inizio nel novembre del 1938 della tragedia nostra e degli altri quarantamila ebrei residenti in Italia”.
Nedo Fiano riguarda le fotografie della madre Nella, del papà Olderigo, delfratello Enzo con la moglie e il piccolo Sergio, della nonna, degli zii con i due figli. Tutti deportati ad Auschwitz e finiti nei forni crematori. Fiano si commuove quando rievoca l’ultimo abbraccio alla madre, sulla banchina di Auschwitz all’arrivo del treno il 23 maggio 1944: “A un certo punto un grido: “Uomini a sinistra e donne a destra” e la mamma mi ha detto: “Nedo abbracciami, non ci vedremo mai più”. Sento ancora il mio volto che scivola sul suo, bagnato di lacrime. E poi ci hanno diviso e la mamma è stata destinata al crematorio numero Due.”
Alla ricostruzione della figura di Fiano hanno dato il loro contributo Ferruccio De Bortoli, Rina Lattes, Moni Ovadia e Liliana Picciotto.
A5405. Nedo Fiano
di Aurelio Citelli
fotografia Renato Minotti
riprese Renato Minotti, Giuseppe Mazzotta
montaggio Aurelio Citelli, Renato Minotti
con Ferruccio De Bortoli, Rina Lattes, Moni Ovadia, Liliana Picciotto
musiche di Rapsodijatrio, Garcia-Fons e Matinier, Moni Ovadia
Theaterorchestra, Beniamino Gigli, Xenia Ensemble, Barabàn
coordinamento della produzione Mario Zerbini
prodotto dal Settore comunicazione della Provincia di Milano
direttore Alessandro Papini
realizzato da Medialogo – Provincia di Milano
Milano, 2012, 40 min.
Pingback: AUSCHWITZ, Quale speranza dopo un genocidio? | Centro Asteria
Pingback: AUSCHWITZ: parla un testimone | Centro Asteria
Pingback: AUSCHWITZ: parla un testimone 10 genn | Centro Asteria
Pingback: SULTANA RAZON VERONESI: parla una testimone | Centro Asteria