VIII Edizione Archivi Aperti 2022
Conservare il futuro. Quale design per gli archivi fotografici tra nuove tecnologie e rivoluzione digitale?
Anche quest’anno apriamo il nostro archivio in occasione della rassegna ideata e promossa da Rete Fotografia, giunta alla sua ottava edizione.
Una novità
La novità di quest’anno è che la nostra offerta raddoppia: oltre alla Fototeca apriremo anche un deposito dove conserviamo materiale di interesse, prodotto e utilizzato da Ando Gilardi nel corso della sua lunga e prolifica vita professionale. Il deposito è ancora in via di organizzazione, ma anche grazie al lavoro di Nicola Nunziata riusciremo a vedere il senso di questo luogo. Di questo parleremo in un post successivo, iniziamo a dare una guida per la prima visita delle 11:00 presso la sede di via Degli Imbriani 31.
Presentazione della figura di Ando Gilardi e breve introduzione generale sull’archivio: la storia della sua nascita, le sue missioni; la sua crescita attraverso gli anni e la sua trasformazione da analogico in digitale, nonché i cambiamenti della tecnologia nella produzione, riproduzione e nell’organizzazione delle immagini.
Un esempio di come in Fototeca si intende “conservare il futuro” è il racconto di come in Fototeca conserviamo tutti i materiali relativi alle sperimentazioni fotografiche di Ando Gilardi cominciate negli anni Settanta. Tecniche fotografiche “futuribili”, d’avanguardia. In Fototeca conserviamo sia i materiali fotografici intermedi di produzione così come gli elaborati finali. Conserviamo anche la documentazione scritta che descrive tali tecniche (appunti di laboratorio) o anche i servizi pubblicati sulla rivista Photo13, fondata dallo stesso Gilardi. Durante la visita vorremmo mostrare i materiali e mostrarne per quanto è possibile il funzionamento. Oggi la stessa spinta creativa di elaborazione delle immagini viene risolta con altri mezzi tecnici che magari sfruttano principi teorici simili trasformati in “algoritmi” utilizzati dai vari software. Gilardi oltre che un archivista era anche un artista sperimentale che ha indagato oltre i materiali sensibili anche metodi alternativi di ripresa alla ricerca di spunti didattici, come la pratica della fotografia stenopeica.
visita su appuntamento, posti limitati 5
per prenotazioni scrivere: e.piccini (at) fototeca-gilardi.com
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