Come già annunciato, la mostra intitolata “Fototeca” si è inaugurata alla Fondazione MAST il 14 ottobre 2021 alle 10:00 e rimarrà aperta fino al 2 gennaio 2022.
Il lavoro di Gilardi che nella esposizione si rappresenta è anzi quello che lui considerava il suo “Capo-lavoro” ovvero la Fototeca.
Il visitatore percorre un viaggio nel tempo che lo porta sempre più indietro, partendo dalla frequentazione di come è la Fototeca oggi, un desk remoto dell’archivio allestito in mostra, in collegamento e sinergia con la redazione di Milano, fino a un’ampia presentazione delle istantanee gilardiane della sua prima stagione di fotoreportage, dal 1950 al 1962.
Passando dalla enumerazione delle diverse tecniche di produzione delle immagini, così come da lui esemplificato in “Storia sociale della Fotografia”, dalla esposizione immersiva dei diversi oggetti visivi raccolti negli anni, alla ricerca delle figure più o meno “nascoste” nella quotinianità dell’uso ma archiviate per riportarle a una (o più) nuova vita.
Il fil rouge che lega la ricerca è il ruolo dell’immagine, la sua connessione, con il cibo che rappresenta, promuove, contiene, protegge.
Domenica 17 ottobre alle 18, la presentazione all’Auditorium MAST con proiezione del documentario “Piedi scalzi mani nere”, introduce il direttore artistico Francesco Zanot, Elena e Patrizia Piccini, Giuliano Grasso, autore della video intervista racconterà la sua esperienza di video-biografo di Ando Gilardi. L’ingresso è gratuito su prenotazione.