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Slow greetings

Oggi, anche gli auguri di Natale sono rapidi e digitali: frasi celebri e foto di ogni essere vivente vestito di bianco e rosso girano su Facebook, curiose e spiritose cartoline animate arrivano dai più tradizionalisti, mentre chi non vuole perdere tempo, inoltra direttamente a tutti i contatti, l’sms migliore che ha ricevuto.
Tutto cambia, ma non il piacere di ricordarci l’un l’altro almeno una volta all’anno. Personalmente trovo che la lentezza e la bellezza insita nel gesto di  scegliere un biglietto d’auguri natalizio “vero”, tridimensionale, magari in rilievo e luccicante, sia un piacere particolare, quasi fisico. Ricordo la gioia con cui osservavo per ore, da bambina, ogni dettaglio dei biglietti natalizi e li conservavo gelosamente aumentando la collezione di anno in anno. I più belli in realtà erano quelli che neppure io ho mai ricevuto, ma che ho avuto la fortuna di ammirare nell’archivio della Fototeca, facendo meravigliose scoperte come quella in cui una bimba dei primi del Novecento riceve per regalo una spada, alla faccia dei diktat moderni che separano rigorosamente i giochi per maschi e per femmine.  Ma non è l’unica scoperta curiosa.
Ci sono gli alberi di Natale illuminati da candeline vere (al fuoco, al fuoco!!!), Babbo Natale “old style”, finalmente vestito di blu, marrone, azzurro (ai tempi in cui era magro) ma soprattutto bimbi, immortalati in tenerissime immagini, che scrivono la letterina di Natale e la imbucano in cassette della posta coperte di neve. Altri piccoli dalle guance rosse trasportano alberi di Natale e rami di vischioabbracciano bambole e orsetti,  dormono in attesa dei doni, decorano pupazzi di neve,  baciano Babbo Natale. E poi, pin up vestite di abitini rossi bordati di pelliccia; casti angeli con gli occhi al cielo; Gesù bambini e Natività; Magi in viaggio guidati dalla cometa; dolci natalizi decorati di fiori e dell’immancabile agrifoglio; Babbi Natale in mongolfiera, a piedi, in slitta e addirittura in auto. Infine, sullo sfondo di una cartolina del 1901, sul tavolino sotto l’albero protetto da un soave angelo, ecco spuntare un sorprendente regalo: una fiabesca, “modernissima” e tecnologica … lanterna magica!

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