Chi ha avuto modo di passare le vacanze viaggiando in Italia, soprattutto fuori dagli itinerari principali, sa che ogni angolo del nostro territorio riserva sorprese artistiche e storiche.
Non c’è borgo che non abbia da raccontare una sua piccola storia. Non c’è chiesa che non conservi opere di pregio o reliquie bizzarre.
Ma un circuito particolarmente interessante e fuori dal comune è quello dei piccoli musei, dedicati ai temi e agli oggetti più disparati.
Abbiamo, per esempio, un’infinità di bellissimi micro-musei dell’arte contadina e rurale.
Alcuni sono specificamente dedicati agli strumenti da lavoro, altri alle suppellettili casalinghe, altri ancora agli abiti popolari o alla produzione di tessuti ormai perduti come quelli di canapa.
Ma i piccoli musei spaziano dalla storia delle moto a quella dell’apicoltura, dalle raccolte di strumenti musicali a quelle di antichi giocattoli, dalle collezioni di pietre dure ai laboratori di ceramiche.
In questo prezioso itinerario possiamo imbatterci addirittura nel museo della Storia postale o in quello delle Stazioni di servizio. Nel museo della grappa, della lana, del tabacco, dei bottoni, del sapone, della carta, del peperoncino e del carbone.
Poi ci sono raccolte dedicate ai Santini votivi – gustosa meta per noi appassionati di immagini – alle bussole, alle maioliche, ai presepi. Persino alle uova dipinte!
Ebbene, cari turisti itineranti, questo assaggio di piccoli musei non è nulla in confronto all’infinità di tesori museali nascosti nel nostro paese.
Vediamo chi, quest’estate, troverà il più curioso e originale.
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fuori dai circuiti mainstream