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Patrimonio immateriale per tutti

'Gioco della Cuccagna che mai si perde, e sempre si guadagna' Mitelli XVII secolo

Su Rai Storia, lunedì 18 ottobre ha preso il via una campagna per la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale dell’Unesco.

Attraverso una serie di mini documentari che illustrano in modo magistrale molti aspetti del patrimonio orale e immateriale italiano, le tradizioni del nostro paese si svelano e si mostrano al mondo.

I documentari spaziano dal racconto degli antichi mestieri artigiani come la liuteria di Cremona, o la soffiatura delle perle di vetro veneziane, fino alla valorizzazione di arti come la costruzione dei muretti a secco o la creazione dei pupi siciliani.

Vedremo performaces musicali come quelle dei suonatori di corno da caccia,  o dei “canti a tenore” sardi. Potremo seguire le antiche pratiche della transumanza e quelle della falconeria.

Si tratta infatti di una campagna di comunicazione che vede Rai e Ministero della Cultura  uniti sotto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, allo scopo di diffondere questi peculiari aspetti del patrimonio culturale italiano.

Non mancheranno cortometraggi incentrati sui risvolti festosi e rituali dell’antica tradizione religiosa. In particolare le processioni delle grandi macchine a spalla come la Macchina di Santa Rosa di Viterbo e la Festa dei Gigli di Nola. Curiosa anche la celebrazione abruzzese della Perdonanza Celestiniana.

Questi mini documentari sono un formidabile strumento per avvicinare alla bellezza del nostro patrimonio e per promuoverne la conoscenza.

Le arti, le tradizioni popolari, le pratiche legate alla natura, il sapere “delle mani”, il paesaggio e il rapporto dell’uomo con il mondo animale.
Sono tutti aspetti culturali capaci di darci “un senso di identità e continuità, promuovendo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana”. Scopo dichiarato della Convenzione Unesco 2003.

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