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L’anti-reliquia del marrano

VERONICA NEGATIVA LAVATRICE

La solita premessa per evitare di essere accusato di blasfemia.  L’immagine fotografica non rappresenta la cosa da cui è stata ripresa e specialmente quando si tratta di un’altra immagine fatta a mano, diciamo dipinta: la fotografia del quadro a olio di un gatto non rappresenta il gatto dipinto e meno che mai il gatto vero. La fotografia di un’opera d’arte che rappresenti il Volto Santo, non rappresenta l’impronta famosa su tela e meno che mai il volto di un ebreo crocifisso. Ma si parlava nel post precedente di marranesimo, che fu un fenomeno sociale, politico, religioso, culturale che si estese per più di tre secoli a tutta l’Europa. Esiste in proposito una grande letteratura, risparmiamo ai lettori le tante citazioni possibili. I marrani simulatori o autentici che fossero, fra i tanti mestieri ambulanti che esercitarono per vivere, uno di cui poco si parla fu quello di produttori e commercianti di Reliquie, che per mille anni hanno avuto un mercato fiorente: e la Sindone di Torino fu quella probabilmente di maggiore valore. Attraverso una lunga catena di trasmissione dell’immagine, si giunge a quella allegata: una anti-reliquia ebraica di cui dobbiamo tacere l’autore.
Continua… con un ritorno a Oliviero Toscani.
Nel 1973, lo slogan «chi mi ama mi segua» compariva sui cartelloni pubblicitari curati da Oliviero Toscani ed Emanuele Pirella che reclamizzavano la marca di jeans “Jesus”. Il tema religioso era ripreso anche da un’altra versione dei manifesti, con lo slogan «non avrai altro jeans all’infuori di me». L’accostamento tra frasi della Bibbia e immagini provocanti non mancò di scatenare accuse e polemiche. Del caso si occupò anche Pier Paolo Pasolini, sul Corriere della Sera. In Sviluppo e progresso, saggio pubblicato in Pasolini.  Saggi sulla politica e sulla società, a cura di Walter Siti, Mondadori, Milano 1999, Pasolini commenta l’Italia «tappezzata di manifesti rappresentanti sederi con la scritta chi mi ama mi segua» dicendo «tra il Jesus del Vaticano e il Jesus dei blue-jeans, c’è stata una lotta. […] Il Gesù del Vaticano ha perso.»

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