Alla sua scrivania, nello studio di Ponzone, lavora in rete connesso dal suo portatile con internet, in questo periodo si affaccia quotidianamente su Facebook, per diverse ore a contatto con i suoi lettori. Fotografia di Patrizia Piccini. Ponzone (AL), maggio 2010Ando GILARDI (1921-2012) sulla soglia della sua casa insieme alla cagnolina Sara e ad alcune fotocamere stenopeiche autocostruite della autrice; ritratto eseguito con camera di latta stenopeica cilindrica, direttamente su carta fotografica politenata bianconero, stampa per contatto da negativo 18×24. Fotografia di Noris Lazzarini, Ponzone (AL) 2007.Ando GILARDI tocca la punta della freccia di una delle numerose banderuole segnavento che animano il suo giardino di Ponzone (AL). Fotografia P. Piccini, Ponzone febbraio 2001.Ando GILARDI ritratto fotografico di Mauro Montanari, Ponzone (AL) 2002.Ando GILARDI (1921-2012) ritratto da Dariush Radpour, disegno matite colorate su carta 30 x21, realizzato per l’inserto “Tutto Libri” del quotidiano La Stampa di Torino, 2000.Ando Gilardi nel suo studio a Ponzone, espone la sua opera “la scoperta della donna”. Fotografia di Mauro Montanari, autunno 1998.Ando Gilardi n posa con la cagnolina Monna Lisa, la sua preferita. Fotografia di Patrizia Piccini, Caldasio 1995.Ando Gilardi ritratto come pittore, logo disegnato da Lavinia Piccini per i mini cataloghi stampati in tiratura limitata, delle sue mostre di immagini fatte a mano, 1995Ando reflex. Ritratto in posa, in atteggiamento escogitato dallo stesso: per ottenere un ritratto “serio” (poi concesso) prima ha voluto questo. Fotografia di Patrizia Piccini, Ponzone agosto 1992.Ando Gilardi e la torta del 70° compleanno, fotografia Polaroid di Massimo Missiroli, Milano 1991Ando Gilardi alla scrivania all’epoca della lavorazione della “Unabashed History of Photography” in formato CD Rom. Fotografia di Patrizia Piccini, Milano 1990Ando Gilardi all’epoca della lavorazione della “Unabashed History of Photographic Erotica” in formato CD Rom. L’autore mostra a confronto il disco tecnologico contenente migliaia di immagini digitali nascoste e il disco “dell’età della pietra” con una sola immagine fatta a mano ben in vista. Fra i due estremi supporti, un banco ottico per la memorizzazione di immagini formate dalla luce su supporto analogico, ovvero emulsione fotosensibile su lastra di vetro o di celluloide. Fotografia di Patrizia Piccini, Milano 1990Ando Gilardi culla un piccolo Stalin. Ritratto di Mauro Montanari per la mostra ‘Al di là del ritratto’, esposta a Viadana dal 2 al 16 giugno 1991. Fotografia eseguita nella sede della Fototeca Storica Nazionale di Milano, inverno 1990Ando Gilardi docente di fotografia, assistente Patrizia Piccini. Fotografia di Roberto Trefiletti – Circolo Arci il Garofano Rosso, Milano 1984Ando Gilardi ritratto mentre offre la banana all’elefante dipinto in murales. Il tema delle raffigurazioni in immagine degli elefanti è oggetto di uno dei suoi più celebri aforismi: “esistono più immagini di elefanti che elefanti” utilizzato per spiegare la caratteristica principale della civiltà delle immagini. Nel ritratto scherzoso si contrappone così il mondo reale (banana) con il mondo della raffigurazione iconica (elefante) Fotografia di Elena Piccini Caldasio (AL) 1986Autoritratto in negativo eseguito con camera obscura a foro stenopeico caricata con un foglio di carta sensibile: la stessa carta che normalmente viene utilizzata con l’ingranditore, per la stampa da pellicola di negativi bianconero. Per ottenere il positivo, questo negativo su carta veniva stampato per contatto. Milano 1982 circa.Ando Gilardi tra le “fotogrammine” sue allieve e assistenti alle inziative di fotografia nello spazio dell'”Isola della didattica” ideata da Gilardi per la sezione culturale del Sicof, disegno di Lavinia Piccini Milano 1981Ando Gilardi, Gramsci è ricerca. festival Nazionale dell’Unità, fotografia di Elena Piccini Torino 1981da Paolo Gioli (1942) pittore, fotografo e regista italiano di cinema sperimentale; “Immagine rotocalco diretta B.N. PER”, Italia, marzo 1980Attilio Mina, Venezia 79 la FotografiaAttilio Mina, Venezia 79 la FotografiaAttilio Mina, Venezia 79 la FotografiaMauro Raffini, SICOF 1977Mauro Raffini, SICOF 1977Ando Gilardi ritratto da Giovanna Calvenzi durante una conferenza dal titolo “meglio ladro che fotografo” 1977 circaAndo Gilardi ritratto nel suo primo studio a Milano, in Via degli Imbriani 15, mentre verifica controluce il vetro smerigliato della sua ‘campagnola’. Fotografia di Angelo Schwarz, Milano 1973 circaAndo Gilardi ritratto da Michelangelo Giuliani, mostra bucato Palazzo Reale Pisa 1975 Ando Gilardi ritratto da Michelangelo Giuliani, mostra bucato Palazzo Reale Pisa 1975 Ando Gilardi ritratto da Michelangelo Giuliani, mostra bucato Palazzo Reale Pisa 1975