L’etichetta di Dioniso
È tempo di vendemmia e presto le cantine inizieranno a… Leggi tutto »L’etichetta di Dioniso
È tempo di vendemmia e presto le cantine inizieranno a… Leggi tutto »L’etichetta di Dioniso
etichetta del vino
Donna in costume tradizionale laziale, sullo sfondo la cupola di una delle tante chiese di Roma.
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etichetta del vino
Fioraia, in costume tradizionale, lavora sullo sfondo del panorama di Firenze.
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etichetta del vino
Coppia piemontese, in costume tradizionale, accennano un passo di danza
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etichetta del vino
Coppia di viticoltori sardi, in coloratissimi costumi tradizionali, presentano l’uva del loro vino.
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I sitibondi nella sitibondia …#13, un test diverso. Testo di… Leggi tutto »I sitibondi… #13
I sitibondi nella sitibondia, un test diverso (… #12 ). Testo… Leggi tutto »I sitibondi… #12
Cin cin auguri!
Uomo felice, molto probabilmente uno dei primi foto-modelli pubblicitari, recita un brindisi immaginario. Fotografia di anonimo, Italia circa 1900.
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Gli uomini hanno sempre viaggiato da un luogo all’altro per i più svariati motivi.
Nell’antichità la maggior parte dei viaggiatori era costituita da commercianti o da pellegrini. Ci si spostava in genere per visitare santuari o per vendere la propria merce sulle migliori piazze, per comprare materie prime o ancora per recarsi presso parenti o assistere ad importanti eventi religiosi.
Partire con lo scopo di gironzolare per puro divertimento, non era un concetto conosciuto ai più: il viaggio di piacere per secoli è stato un privilegio delle classi più abbienti, ma già nell’antico Egitto ci sono testimonianze di visite alle piramidi e ai più importanti monumenti del regno, con tanto di graffiti in stile “Tizio è stato qui ”.
La questione di provvedere a vitto e alloggio non era questione di poco conto per i viaggiatori: spesso si dormiva all’aperto e ci si portava alcuneLeggi tutto »Vitto e alloggio
L’uso delle foglie di coca, pianta di origine tropicale, risale ad un paio di millenni prima di Cristo. Nel XVI secolo, quando i conquistadores spagnoli, dopo la scoperta delle Americhe, si impadronirono del Perù e dell’immenso impero Inca, notarono che i capi delle tribù indigene godevano del privilegio di masticare foglie di coca. Gli Incas infatti molti secoli prima avevano “disciplinato” la produzione e il consumo di questa pianta dichiarandola un dono del Dio del Sole e ponendola sotto il rigido controllo della famiglia reale, degli alti dignitari e dei sacerdoti. Era permesso masticare foglie di coca soltanto in occasione di cerimonie religiose, per finalità terapeutiche, oppure per Leggi tutto »La sacra pianta schiavista